Voce della Politica - 11/10/2016 - Basta chiedere a Viggiano, gia’ sostiene il “sistema Basilicata” da tanti anni

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Basta chiedere a Viggiano, gia’ sostiene il “sistema Basilicata” da tanti anni
11/10/2016
Mi vedo costretto nella qualità di sindaco di Viggiano ad intervenire su un tema quale quello delle royalties petrolifere a seguito di autorevoli interventi da parte dei rappresentanti a vario livello delle istituzioni locali e regionali. Onde evitare confusioni e facili strumentalizzazioni mi preme sottolineare con numeri alla mano la distribuzione delle Royalties. Il modo migliore per comprendere la distribuzione delle Royalties è prendere in considerazione l’ultimo anno di riferimento di suddivisione. Nel 2015 tutti i Comuni produttori hanno incassato royalties per euro quindicimilionicentosessantacinquemilanovecentoottanta/00 e la Regione ha incassato euro ottantacinquemilioniseicentoottantaseimilasedici/24. Da ciò si deduce che la maggior parte delle royalties vengono spese per tutti i comuni della Basilicata attraverso la stessa regione. Nel periodo di chiusura del centro oli si è presa consapevolezza da parte di tutti i rappresentanti politici e istituzionali la convinzione di quanto siano importanti per il bilancio regionale le royalties che provengono dal centro oli di Viggiano. Vorrei capire quale altra area in Basilicata partecipa di più in termini economici a rendere servizi ed infrastrutture che vengono offerti dalla regione in ambito sanitario, in ambito universitario, in tanti altri settori e progetti la cui lista sarebbe lunga. Ma ciò non basta… E comunque nonostante ripeto si dà a tutti i comuni la somma di euro ottantacinquemilioniseicentoottantaseimilasedici/24 si va a chiedere al Comune e ai Comuni produttori che tengono in piedi il “sistema Basilicata” ancora altro e cioè il 15% che si divide tra i comuni appunto produttori, somme che se divise per i 131 diventerebbero un'inezia. Ma facciamo sempre due calcoli quindicimilioni/00 di euro di royalties 2015 dei Comuni produttori diviso 131 comuni sono centoquattordicimilacinquecentotre/817 euro. Come si vede palesemente dai numeri non si cambia la storia a nessun comune. Se la regione invece solo per ipotesi e senza poter offrire alcun servizio di cui sopra, dividesse le royalties 2015 euro ottantacinquemilioniseicentoottantaseimilasedici/24 diviso 131 comuni, si ha un risultato di settecentomila/00 euro circa per comune. La storia potrebbe cambiare. Altre royalties ferme da un po' di tempo sono quelle inerenti il piano operativo Val d'Agri. Negli anni scorsi molte amministrazioni comunali -che i pozzi di petrolio non li vedono neanche con il binocolo- hanno usufruito di royalties e molte di queste amministrazioni hanno sempre deliberato con i propri consigli comunali il “NO” alle estrazioni petrolifere nei propri comuni. Chi è stato investito dalla regione Basilicata ad attivare il Piano Operativo faccia la sua parte, se non ricordo male l'ultima riunione è di dicembre 2015. Dal P.O. Val d'Agri mi aspetto che si realizzino grandi opere pubbliche, progetti di sviluppo ed occupazione per aree vaste. Anche dal P.O. Val d'Agri si è già attivato per l'intera Basilicata al fine di potenziare le strutture e il personale ARPAB con l’avallo dei Sindaci che fanno parte appunto del P.O. Val d’Agri. Altro elemento utile di riflessione che voglio porre all'attenzione dei lettori è l'inchiesta dello scorso mese di marzo che ha portato alla chiusura attraverso un sequestro del centro oli di Viggiano e a tutto quello che ne è derivato da un punto di vista mediatico in termini negativi per il territorio in cui ricadono le estrazioni. Nei mesi successivi all'inchiesta questo sindaco e questa amministrazione non hanno ricevuto una telefonata da alcuno a qualsiasi titolo che si mettesse a disposizione per aiutare, consigliare o semplicemente dare conforto ad una comunità ferita e sbigottita per quanto stava succedendo. Sembrava che in quel mese avevamo la peste. Addirittura un'associazione di Matera ha rifiutato al Comune di Viggiano dei locali da condividere nel centro di Matera dopo aver saputo dell'inchiesta -storia lucana contemporanea-. I viggianesi hanno avuto le spalle larghe ed hanno saputo reagire, sapendo rispondere punto per punto anche ad alcune testate giornalistiche nazionali e internazionali che avevano deciso di calpestare e maltrattare Viggiano per il solo scopo di far notizia e vendere di più. Oggi, passata la tempesta (almeno si spera) o così sembra si è tornati a discutere delle cose positive del petrolio e senza fare analisi politiche approfondite ci si lancia in ipotesi che non stanno in piedi e che non cambiano la vita a nessun Comune. Altra questione che tiene banco in questi giorni è il bonus energetico per i 10 comuni della Val d'Agri, accordo concluso da questa amministrazione a favore dei comuni più prossimi all'estrazione. Anzitutto giova precisare che detto accordo è stato concluso sulla scorta di una normativa che permette agli enti locali ove avviene l’ estrazione di poter direttamente contrattare con le imprese petrolifere. Il Comune di Viggiano ha fatto oltre quello che gli spettava, consentendo anche ai Comuni non produttori di petrolio di poter far parte del BONUS ENERGETICO. Chi ha intenzione di allargare questo tipo di opportunità ad altri Comuni, mi permetto sommessamente, sfrutti la propria posizione di Consigliere Regionale ed utilizzi appunto l’istituzione Regionale per portare avanti le proprie idee. In conclusione, ho voluto estendere queste brevi riflessioni nel solco del buon senso e non perché siamo contro a prescindere a qualsiasi modifica che possa in qualche modo agevolare più comuni. Dal primo giorno di amministrazione ho sempre dichiarato che un vero sviluppo è comprensoriale e ciò oltre a dichiararlo, questa amministrazione con atti concreti lo ha posto in essere. Questo non dovrei dirlo io ma altri… Ma mi fermo qua. Il Sindaco di Viggiano Amedeo Cicala

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