Voce della Politica - 23/06/2016 - Campanella(Castelluccio I.):'Bene investimenti se accrescono occupazione locale'

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Campanella(Castelluccio I.):'Bene investimenti se accrescono occupazione locale'
23/06/2016
Paolo Francesco Campanella, nuovo sindaco di Castelluccio Inferiore, eletto il 5 giugno scorso in capo alla lista "Castelluccio in Comune", ha accettato di rispondere alle nostre domande sul suo ruolo istituzionale e non solo. Cosa farà nei primi 100 giorni? «A questa storia dei primi cento giorni io non credo, sono delle fisime di Renzi che lasciano il tempo che trovano. Noi dobbiamo reimpossessarci subito dell'abitato comunale che è degradato in tutti i sensi, sia per quanto concerne il verde pubblico, che la viabilità. Insomma, bisogna lavorare per la tutela ed il mantenimento del territorio». Sembra che durante il suo primo consiglio comunale abbia avuto uno scontro con l'ex sindaco Giordano, è vero? «Giordano, con un'uscita inopportuna, non ha accettato il mio giuramento perché a suo dire non sarei degno, in quanto l'avviso di garanzia che ho ricevuto potrebbe inficiare la mia attività di primo cittadino». Nella sua elezione la questione di Lamezia Terme non ha avuto nessuna conseguenza? «Io risulto indagato in un'inchiesta della Procura della Repubblica di Vibo Valentia, nel cui registro sono state iscritte 21 persone, ciascuna con capi d'imputazione differenti. I più gravi sono a carico di altri. Io invece sono attenzionato per non aver smaltito qualche chilo di spazzatura che era in cantiere, in quanto l'impresa, essendo in concordato preventivo, non mi ha fornito i cassoni per lo smaltimento. Ragion per cui, essendo io direttore tecnico dell'impresa e direttore di quel cantiere, non potevano che notificare a me quel provvedimento. Non sono certo fatti che possono precludere alla mia funzione istituzionale». Come si muoverà relativamente alla questione viabilità? «Stiamo lavorando con la Provincia di Potenza per definire l'appalto per l'intervento sulla ex Ss19, per i danni causati dalla rottura di una condotta fognaria. Mentre, per la questione Sp 4, martedì prossimo verrà convocato un tavolo presso l'Ente Parco Nazionale del Pollino per discutere delle royalties ma anche della questione ambientale e della viabilità in generale. Anche perché noi siamo attanagliati dal traffico dei mezzi pesanti che trasportano la biomassa per la Centrale e da quelli della San Benedetto. Per carità, sono entrambe attività che noi vediamo di buon occhio, tuttavia, visto che provocano dei disturbi, è necessario che per noi ci siano delle ricadute. Ad esempio, per quanto concerne la San Benedetto, da un punto di vista delle assunzioni, noi abbiamo ricevuto zero, mentre, al contrario, ce ne sono state dieci imposte da Lauria. Senza che si trattasse di figure altamente specializzate, quali potrebbero essere chimici chiamati ad analizzare l'ultima molecola che c'è nell'acqua, che qui magari non ci sono». Imposte da Lauria, intende da Marcello Pittella? «No, intendo imposte da Lauria: non lo sa che a Lauria c'è anche l'ufficio delle imposte?». Per quanto riguarda la Centrale del Mercure, la sua amministrazione sarà nel segno della continuità con le precedenti? «Noi non abbiamo nulla in contrario a proseguire nel rapporto di collaborazione con Enel, consolidato ormai da oltre quarant'anni, per due ragioni: innanzitutto perché nascerà un osservatorio ambientale formato da grandi professionisti, le cui nomine saranno prerogativa dell'Ente Parco, in quanto la questione ambientale è fondamentale e i controlli devono esserci; e poi per i posti di lavoro che, per quanto non siano molti, sono comunque opportunità che, soprattutto di questi tempi, bisogna cogliere». Il fronte del "No" sostiene che in termini occupazionali non ci sono ricadute. «Il fronte del "No" si comporta come i cinque stelle rifiutando ogni soluzione. Ma io mi chiedo: abbiamo mai provato a trovare un accordo vedendo cosa succede? Io sono convinto che se come Valle del Mercure fossimo stati uniti, opponendoci ad alcuni aspetti e accettandone altri, sicuramente avremmo potuto ottenere un risultato diverso e ancora possiamo riuscirci. Il problema è che se a monte si dice sempre no, non se ne esce. Io stesso ho detto ai sindaci di Rotonda e Viggianello che le opinioni sulla Centrale vanno discusse: un verifica costante dell'impianto, piuttosto che un monitoraggio dell'attività, sono interessi comuni, anche di Enel. Verificando anche che ci siano ricadute occupazionali. Altrimenti ci faremmo sentire, ma a quel punto potremmo farlo tutti insieme». Ma i sindaci di Rotonda e Viggianello e il comitato per il "No" considerano la questione ambientale e sanitaria preminenti rispetto a quella occupazionale. «I sindaci sono stati convocati, come me, martedì all'incontro al Parco per discutere proprio di questo». I sindaci di Rotonda e Viggianello ci hanno fatto sapere di non aver ricevuto alcun invito a sedersi al tavolo in questione. Gianfranco Aurilio

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