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La voce della Politica

Vozzi, Costanzo e Di Lonardo si autosospendono dal PS

29/05/2016

“Dopo una lunga, seria e difficoltosa riflessione personale e politica, il sindaco di Episcopia e già Consigliere provinciale di Potenza, Biagio Costanzo, il capogruppo consiliare e già Sindaco del Comune di Chiaromonte, Antonio Vozzi, e Mauro di Lonardo già assessore al Comune di Rionero, tutti membri dell’esecutivo regionale del Partito socialista, si autosospendono dal Partito e dalle cariche interne rivestite con decorrenza immediata.

E’ quanto si legge in un comunicato stampa a firma congiunta diffuso oggi.

“I motivi di questa sofferta ma ponderata decisione - affermano nella nota - sono da rinvenirsi in un partito regionale, inizialmente seconda forza elettorale del centro sinistra lucano nelle recenti amministrative, oramai irrimediabilmente a trazione “melfese”, accentrato , così come è stato dall’indomani della tornata elettorale, come cariche regionali , istituzionali e di partito, in una sorta di cerchio di uomini più aderenti al sistema di regia, tra Melfi, Avigliano, Rionero e collina materana e con una sorta di dependance storica, in quel di Lauria. Innegabile ed ingiusto politicamente ed eticamente, lo scarso peso rappresentativo e programmatico dato ai contributi, pur massicci, offerti alla compagine dalle altre aree della Regione. Soprattutto riguardo ad un‘area sinnica-senisese e del vulture , che, giova ricordarlo ai deboli di memoria, ha tributato da sola, coi tre candidati alle regionali Costanzo, Di Lonardo e Vozzi , seppur scarsamente supportati dal partito, ben oltre il 30 per cento del totale intero dei voti ottenuti dai socialisti a livello regionale. A fronte di questa spinta socialista nell’area sinnica e rionerese, rileviamo , come soli esempi di disinteresse, neppure una parola spesa, a livello di partito o istituzionale regionale, contro le politiche di progressivo ridimensionamento del nosocomio di Chiaromonte, pur di non dare il benchè minimo cenno di dissenso nei confronti delle politiche regionali in materia di sanità, oppure il silenzio sulla inopinata esclusione di Episcopia, si spera ancora sanabile, dal cosiddetto progetto di salvaguardia delle aree interne, essendo il comune sinnico totalmente intercluso dagli altri, oppure il sottrarsi “strategico” ad un serio confronto sulla istituzione del Parco del Vulture, per il quale i Comuni sono stati chiamati a decidere rapidamente ed in tutta fretta. Mentre, ad oggi, nulla si è visto sulla definitiva istituzione. Così come sulla necessità di fare rete nella gestione dei RSU del Vulture-melfese, dove ognuno viaggia per conto suo, alla faccia di politiche socialiste di mera facciata e professate solamente a chiacchiere, come vicine ai bisogni reali della gente e dei territori. A fronte di tutto cio’, si è avuto il progressivo, triennale, accentramento di ogni livello decisionale possibile, e delle relative azioni politiche principali, nel cosiddetto “triangolo magico”, in attesa di completare, a breve, l’opera, con qualche contentino di fine legislatura ,magari ben concordato coi vertici regionali in una ottica di realpolitik imperante, ma scarsamente condiviso con la base del partito, se non tramite rumors di corridoio in viale Verrastro,offensivo verso coloro i quali si sono spesi , e, grandemente, per il risultato storico di cui ante, consentendo ad altri , inseriti in ben altri percorsi elettorali virtuosi, magari per un pugno di voti presi in più, di gestire, elitariamente, un intero partito assieme ai loro amici storici.

Ebbene, diciamo con chiarezza, che ancora esiste gente libera in Basilicata, che crede in una politica di centro sinistra, e vuole rimanere su queste posizioni, ma lo vuole fare in posizione eretta, non supina, ed anche critica, quando necessario, anche a costo di sembrare scomoda. E questo il socialismo lucano e nazionale attuale non lo fa oramai da tempo.

Mortificare i circa 6000 lucani che hanno voluto suffragare gli esponenti zonali scriventi e l’intera area sud e nord della Basilicata, vessate da mille problemi di sopravvivenza economica e bisognose di ben altri supporti politici, sinora assenti ad ogni livello, non è la soluzione al problema . Noi tre siamo notoriamente, persone appassionate al territorio ed alla politica ma, fortunatamente, autonome dai giochetti degli incarichi e sottoincarichi, vivendo di altro e non di poltrone come tanti altri in Basilicata. A tutto questo stato di cose, dopo mille inutili sollecitazioni nelle sedi competenti a cambiar rotta, abbiamo deciso di dire semplicemente basta.

Si lascia ad altri lungimiranti testimoni, magari più bravi politicamente e dotati di ancora maggior seguito elettorale, un partito da tempo alla deriva, che vive alla giornata, riunendosi, virtualmente, su watsapp e twitter, come la moda impone, al quale si accompagna la evanescenza, per usare un eufemismo, del livello nazionale, pur presente in alcune occasioni in area, purtroppo solo fisicamente, ai più alti livelli, ma con risultati concreti ed impatto pari a zero per le popolazioni locali ed i loro amministratori socialisti. Questo soprattutto in riferimento alle genti del Sud della Basilicata, ridotte a semplici portatrici di voti ad una compagine politica, che ben può definirsi, oramai, come Partito socialista del melfese e della valle del Noce, più enclave materana.

Si deve tristemente constatare il venir meno, tra i mugugni di tutte le compagne ed i compagni ad ogni livello, almeno fino ad oggi, di una benchè minima forma di politica genuinamente socialista che dovrebbe essere fatta di azioni a favore delle parti più deboli, degli anziani, dei giovani senza lavoro, della aree disagiate.

Si chiude, rammentando sommessamente, che la defezione politica degli scriventi porta, anzi è meglio dire sottrae nell’immediato alcune migliaia di compagne e compagni da noi rappresentati avendo concordato la nostra azione di protesta sui territori. Da questa sottrazione il partito ne uscirà ridimensionato al livello di altri movimenti minori della coalizione di centro sinistra, quali Centro democratico o Realtà Italia o Italia dei valori, oppure, visti i recenti eventi di allargamento di maggioranza,a i livelli di Area popolare e Nuovo centro destra. Auguri a tutti per il prosieguo”.



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