|
Cristiana Perrella e Denis Curti presentano AQUAPARK di Stefano Cerio |
---|
31/03/2011 | Stefano Cerio ha percorso il nostro paese cercando di cogliere, nella loro veste invernale e quasi obsoleta, il senso, o meglio il non senso, dei parchi acquatici.
Quando cala il sipario e lo spettacolo finisce rimangono scheletri silenziosi a rivelare spesso il vuoto e il non senso del divertimento forzato. Sono diventati una recente acquisizione dei nostri litorali vacanzieri. Strane e sinuose costruzioni colorate, i parchi acquatici – per tutti, Aquapark – in estate promettono frescura, divertimento, onde addomesticate, piccoli e innocui brividi, tinte sgargianti e divertimento di massa. Ma è soprattutto d’inverno che le loro bizzarre architetture rivelano la loro assurda realizzazione, il paradosso con cui sono costruite: assicurare svago per tutti, rapido, vicno casa e a buon mercato.
Le splendide tavole a colori di Stefano Cerio diventano una interpretazione artistica dei silenzi di questi spazi rimasti vuoti, del loro surreale rapporto con il paesaggio e dell’anacronistica ricerca di una felicità effimera da cogliere a tutti i costi. Il volume accompagna la mostra omonima che si è tenuta nell’autunno 2010 alla Galerie Italienne di Parigi e a marzo 2011 alla Fondazione Forma di Milano.
Stefano Cerio vive e lavora tra Roma e Parigi. Inizia la carriera di fotografo a soli 18 anni collaborando con il settimanale L’Espresso. Dal 2001 il suo interesse si sposta progressivamente verso la fotografia di ricerca e il video. Ha Esposto al Diaframma di Milano, alla galleria Recalcati Arte Contemporanea di Torino, del 2004 è il progetto Machine Man al Lattuada Studio a Milano. Nel 2005 la Città della Scienza di Napoli gli dedica una personale dal titolo “Codice Multiplo”.
Nel 2008 realizza per la regione Piemonte una grande installazione on site specific per la mostra “Le Porte del Mediterraneo” a Rivoli e nello stesso anno espone alla Changing Role di Roma con la mostra “Souvenirs”. Nel 2009 la sovraintendenza di Napoli organizza una personale nella Certosa di Capri dal titolo “Sintetico Italiano” che raccoglie più di 30 immagini realizzate in tre anni sul concetto di finto e di falso. Nel 2010 espone con due personali alla Galerie Italienne di Parigi e nella collettiva “O vero” al museo Madre di Napoli. Nel 2011 realizza il libro “Aquapark” con una personale alla Fondazione Forma per la Fotografia di Milano.
|
| | |
archivio
E NEWS
|
WEB TV
|