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Carlo Levi a Moliterno agri in corto |
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8/10/2011 | Seconda giornata della quinta edizione di “Moliterno-Agri-(In)Corto”. Questa sera alle 20.30 nella Sala Conferenze del Circolo Culturale Unione proiezione del docu-film “Carlo Levi: miele di Basilicata” del fotografo e giornalista materano Domenico Notarangelo (pugliesi, però, le sue origini). “Più che una rassegna – a detta del suo curatore, il cinecronista Mimmo Mastrangelo – “Moliterno-Agri-(In)Corto” si caratterizza per il suo sguardo avvicinato verso le produzioni a formato breve e il rigetto a voler rincorrere a tutti costi le opere più recenti”. “Non a caso in precedenti edizioni – prosegue Mastrangelo - spesso si è voluta fare una ricognizione sui primi lavori brevi di grandi registi come Rossellini, Olmi, Polanski, Marker. Quest’anno invece abbiamo voluto fermare l’attenzione prevalentemente su dei cineasti lucani ,di generazioni diverse, che hanno scelto il cortometraggio o il mediometraggio per costruire le loro storie in immagini”. Il mediometraggio “Miele di Lucania” di Notarangelo probabilmente un film vero e proprio non lo è, se e vero che per consuetudine le immagini vengono accompagnate da voci o da una colonna sonora. Qui accade il contrario: alla voce registrata di Carlo Levi in un convegno sull’emigrazione, tenuto a Grassano nel maggio del 1970, Notarangelo vi ha incollato delle sequenze da lui stesse girate in super8 ai funerali ad Aliano di Carlo Levi nel gennaio del 1975. Anche se tra parlato ed immagini sembra crearsi una specie di dualità, tuttavia, è una sorpresa ritrovare o sentire (per chi non l’ha mai ascoltata) la voce del pittore e scrittore torinese, la sua corretta favella, la ricchezza delle riflessioni sull’Emigrazione italiana, il richiamo ai ricordi di trentacinque anni prima, quando venne mandato al confino in Basilicata dal regime fascista. Promosso dalla Regione Basilicata per il governatore Vito De Filippo “Moliterno-Agri-(In)Corto da questa edizione passa ad essere un contenitore itinerante a più schermi. Le proiezioni, oltre a Moliterno, vengono ospitate a Spinoso con l’auspicio che due comunità dello stesso territorio, sposando oggi un unico progetto culturale, possano ritrovare in futuro pure altre fattive intese e collaborazioni”.
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