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Recensione del libro di Luca Negri "Doppifini" |
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3/01/2011 | RECENSIONE
“DOPPIFINI
L’UOMO CHE HA DETTO TUTTO E IL CONTRARIO DI TUTTO”
DI LUCA NEGRI
CON UNA POSTFAZIONE DI CAMILLO LANGONE
Mentre Gianfranco Fini aspira a diventare il prossimo leader del centrodestra italiano, questo pamphlet partecipa agli scongiuri affinché ciò non avvenga.
Non si tratta di ricorrere alla superstizione o alle supposizioni ma solo di compiere una fedele ricostruzione storica alla scoperta del percorso compiuto fino ad oggi dal “fascista del duemila, alternativo in doppiopetto e berlusconiano per caso, per interesse addirittura radicale.
L’accostamento apparentemente ovvio con Benito Mussolini la cui statura ideologica, al contrario, Gianfranco Fini non sfiora neanche lontanamente, prende spunto dal Don Camaleo di Malaparte, semisconosciuto ma illuminante romanzo apologo del 27’.
Uomo di scelte ciniche, autoritarie e contraddittorie, l’attuale Presidente della Camera è fondamentalmente molto fortunato ed astuto, bravo ad approfittare di chi gli sta intorno ma privo di grandi idee e soprattutto di ideali.
Nel libro dal titolo “Doppifini Luca Negri si propone di entrare a far parte della Società degli Apoti di Giuseppe Prezzolini, ristretta compagnia formata da” coloro che non la devono e tentano di essere gli storici del presente”.
Completano il suo scritto un’intervista al politologo Marco Tarchi concorrente di Fini negli anni settanta all’interno del Fronte della gioventù, ed una postfazione di Camillo Langotte.
In conclusione possiamo affermare che si tratta di un bel libro che si legge d’un fiato per la sua scorrevolezza grazie alla bravura dell’autore nel riuscire a condurre passo dopo passo alla comprensione del contenuto del libro.
Biagio Gugliotta.
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