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Trecchina: a breve riapre il Parco delle Stelle tra precauzioni e ottimismo |
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1/06/2020 | Il Parco delle Stelle di Trecchina sta per riaprire i battenti e lo farà in un momento di grande incertezza.
“Speriamo di ripartire il prossimo 15 giugno ma ancora non c’è una data ufficiale”, ci dice la direttrice Giovanna Cresci.
Il macro attrattore – che si trova sul Monte Serra Pollino, ad un’altitudine di 1.099 metri – si estende su una superficie di oltre 5 ettari da cui è possibile ammirare anche la costa tirrenica, e nel suo primo anno – è stato inaugurato il 15 giugno del 2019 – è già riuscito a superare le 11 mila presenze ed ha permesso l’occupazione di 35 persone tutte del lagonegrese.
“Stiamo predisponendo una serie di misure per consentire gli accessi in totale sicurezza – continua la direttrice – partendo dall’agevolazione per l’acquisto del biglietto on-line, in modo da evitare la fila alle casse. Chiaramente saranno previsti disinfettanti alle colonnine, accanto ad altre precauzioni. Per fare un esempio, se pensiamo alla slittovia, che è un biposto, faremo in modo che vi possano salire 2 persone insieme, se congiunti, altrimenti verrà utilizzata a posto singolo. Dopodiché, ad ogni discesa dei passeggeri, si procederà con la sanificazione. Anche sul pendolo, che prevede 8 postazioni, faremo salire 4 persone”.
Il principale richiamo del Parco è, appunto, il pendolo detto Big Bang: una grande altalena con un braccio rotante di 18 metri. Ma possiamo trovarvi anche un’area volo per parapendio, una pista down Hill lunga 4 km e il percorso equestre Pegaso di 6 chilometri che si collega al galoppatoio a valle.
“Per quanto riguarda il ristorante, considerando che i posti sono diminuiti e passeremo da 120 a 40 coperti, favoriremo l’asporto ma, allo stesso tempo, creeremo molte più aree per consentire la consumazione dei pasti lungo il percorso. Ma stiamo anche studiando come delineare gli spazi per permettere ai visitatori di venire esclusivamente per un pic-nic in assoluta tranquillità, prenotando prima di arrivare. Ma si tenga sempre presente che la vastità del Parco eviterà che si formino assembramenti”.
Per il comparto turistico la bella stagione porta con sé tante incognite, ma Cresci resta ottimista.
“Chiaramente, rispetto all’anno scorso, partiremo con personale ridotto ma vogliamo comunque essere positivi soprattutto perché, da quanto sto apprendendo dai paesi limitrofi, in tanti avrebbero paura di andare al mare e preferirebbero la montagna. Il problema sarà capire se effettivamente ci sarà mobilità da parte dei turisti, anche se devo dire che sembra possa esserci. Diciamo che siamo fiduciosi”.
Gianfranco Aurilio
Lasiritide.it
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