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'Non vogliamo che il parroco vada via dal nostro paese' |
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2/09/2014 |
| "Vogliamo Padre Stefano a Carbone". Recita così uno striscione appeso nel piccolo centro della valle del Serrapotamo dove, da qualche mese, è arrivato padre Stefano, il sacerdote argentino già da qualche anno parroco di Calvera. "Da quando è arrivato padre Stefano- ci dicono alcuni cittadini- il paese sembra rinato. Ha coinvolto i giovani, i meno giovani, partecipa a tutte le attività". La petizione nasce dalla notizia del trasferimento del parroco argentino da Carbone che, come di consueto, avviene nel mese di settembre. Per questo alcuni cittadini hanno deciso di dimostrare la loro vicinanza a padre Stefano dando vita ad una raccolta firme indirizzata al vescovo della diocesi di Tursi Lagonegro e al suo vicario. La petizione, cominciata il 25 agosto, ha già raccolto circa 300 firme e vi si chiede lasciare padre Stefano "alla guida della parrocchia di Carbone", perchè grazie a lui "tutti finalmente partecipano in massa alle attività parrocchiali". Sicuramente una dimostrazione di vicinanza e di solidarietà che i firmatari, sperano, non passi inosservata.
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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