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Domenica a Senise l’Avis organizza la Festa della donna donatrice |
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25/07/2014 |
| Si svolgerà domenica 27 luglio a Senise presso la piazza San Francesco, a partire dalle ore 19.30, la Festa della donna donatrice, consueto appuntamento dell’estate avisina. Organizzato dalla sezione comunale senisese “Rosa Maria Schiraldi”, l’evento da anni contribuisce a promuovere la figura femminile nel mondo del volontariato e della solidarietà. In una serata in cui si parlerà, ovviamente, di volontariato legato alle attività dell’Avis, alla presenza, tra gli altri, del presidente regionale Nicola Todisco. Cuore dell’evento di domenica sarà la terza edizione del premio dedicato proprio a Rosa Maria Schiraldi, storica fondatrice dell’Avis senisese, scomparsa prematuramente e “madre adottiva” negli intenti e nell’operatività degli avisini di Senise e non solo. Il premio è destinato alle donne che, con discrezione e con dedizione verso il prossimo, dedicano la loro quotidianità ad aiutare gli altri, spesso senza il clamore dei riflettori e della visibilità. Da tre anni, quindi, la comunale di Senise indice un bando di selezione, rivolto alle associazioni di volontariato della Basilicata, che sono chiamate a proporre, attraverso candidature e dettagliate relazioni descrittive, chi, secondo loro, merita il riconoscimento. Quest’anno sarà premiata la signora Marianna Lucia Schirosa. Nata a Montalbano Jonico nel 1930, insegnante, poi Preside di Scuola Media Inferiore, che ha sempre offerto e garantito il suo impegno per la crescita culturale del Metapontino. Dal 1995 si è prodigata per la nascita della Comunale di Scanzano Jonico, di cui diventa presidente; Segretaria Regionale di Basilicata e Referente Scuola, la signora Schirosa offre il suo contributo per il dialogo che si apre anche a livello Nazionale riguardo ai progetti formativi nelle scuole e non solo. L’evento sarà allietato dalla musica del gruppo “Chiagn & Folk”, in un repertorio di musiche tradizionali del sud Italia dove i canti, il suono ritmico dei tamburi e la danza si intrecciano ridando vita alla Taranta, simbolo di liberazione e di rinascita. |
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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