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Pisticci,perseguita la ex,il gip impone distanza |
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12/06/2014 |
| Personale del Commissariato di P.S. di Pisticci ha dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa di misura cautelare personale per stalking a carico di un uomo, responsabile anche di lesioni dolose, minacce aggravate e violenza privata.
A metà maggio, una ragazza di Marconia si è rivolta al Commissariato di Pisticci per sporgere denuncia nei confronti del suo ex fidanzato.
La denunciante riferiva che il legame affettivo con il suo ex, seppure nato nel migliore dei modi e proseguito in maniera armonica nei primi mesi della relazione, era poi degenerato a causa degli atteggiamenti possessivi e ossessivi dell’uomo.
Questi, infatti, mal sopportava anche la sola possibilità che la sua fidanzata potesse essere avvicinata da altri uomini, fosse anche per un semplice saluto.
L’atteggiamento morboso si era fatto sempre più insistente al punto che la ragazza era costretta ad evitare di indossare i più normali indumenti giudicati da lui troppo succinti.
Stanca delle limitazioni impostele, la donna decideva allora di interrompere la relazione sentimentale.
Da quel momento però si scatenava ancora di più la gelosia e la possessività dell’uomo, che metteva in atto una serie di appostamenti presso l’abitazione della ragazza, seguendola sia a piedi che in auto e “bombardandola” con telefonate e messaggi dal contenuto minaccioso.
L’atteggiamento persecutorio raggiungeva il suo apice quando questi si avvicinava alla sua ex con un cacciavite in pugno dicendole che “doveva essere sua o di nessun altro e che se l’avesse vista anche solo una volta in compagnia di un altro uomo, non avrebbe esitato un istante a fare del male a lei e alla sua famiglia”, che l’uomo riteneva essere il vero motivo della loro separazione.
La minaccia così profferita induceva la donna a cambiare radicalmente stile di vita: trascorreva sempre più tempo in casa, rinunciava a frequentare gli amici e cercava di evitare gli spazi aperti nel timore di veder sbucare da un momento all’altro l’ex fidanzato. Ma restava da parte sua la ferma intenzione di rifiutare le insistenti richieste di incontro da parte dell’uomo, che non diminuivano affatto.
Un giorno questi “a sorpresa”, si presentava all’uscita dal nuovo posto di lavoro della donna e qui le “ordinava” di rientrare a casa con lui. |
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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