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Avigliano: l'acqua e' potabile e priva di elementi inquinanti |
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9/06/2014 |
| Ad Avigliano l'acqua e' potabile. Sono questi gli esiti delle attività di controllo avviate di concerto con le istituzioni regionali e sanitarie preposte ad accertare la salubrità dell'acqua che sgorga dai rubinetti delle abitazioni dei cittadini aviglianesi.
A seguito dell'incontro tenutosi nella sala consiliare di Avigliano il 26 aprile u.s. promosso dal Movimento Liberiamo la Basilicata, nel corso del quale erano stato segnalate la presenza di sostanze con parametri sopra soglia, il Comune di Avigliano ha interessato le Istituzioni preposte al controllo delle acque, al fine di accertare la presenza di inquinanti tale da pregiudicare l'uso potabile dell'acqua nelle abitazioni.
L'ASP ha comunicato al Comune i referti trasmessi dal Dipartimento Provinciale ARPAB di Potenza relativamente alle analisi eseguite su campioni di acqua destinata al consumo umano, prelevati in diversi punti nel Comune di Avigliano, da cui si evince chiaramente che i parametri determinati sono conformi a quelli previsti dal D.Lgs.31/01 e che pertanto l'acqua ad Avigliano, come risulta dai campionamenti, e' potabile e priva di elementi inquinanti.
Dati che possono tranquillizzare la popolazione aviglianese sull'uso potabile dell'acqua, richiamando la necessità, per l'Amministrazione comunale, di vigilare insieme agli enti preposti nei quali si ripone la massima fiducia, affinché venga assicurata la salvaguardia della risorsa idrica intesa come bene comune e la tutela della salute dei cittadini e dell'ambiente più in generale.
L'amministrazione continuerà a seguire anche nei prossimi mesi le attività di campionamento delle acque per il tramite degli Enti preposti, pubblicando gli esiti di tali attività e mettendoli a disposizione della cittadinanza.
Sul portale del Comune www.comune.avigliano.pz.it è possibile scaricare e consultare i rapporti di prova e le singole schede di campionatura refertate dall'ARPAB sui controlli effettuati.
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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