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Pomarico: interventi urgenti sul fronte della frana |
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17/04/2014 |
| Mettere in campo indagini utili ad evitare che il movimento franoso arrivi alle abitazioni. Il Comitato Civico di Pomarico, costituito dai residenti nel quartiere Piano Pacilio, interessato da un vasto movimento franoso che sta portando a valle il fosso “Capo d’Inferno”, premono e chiedono alle autorità provvedimenti mirati ed urgenti. Il fronte franoso, ancora relativamente lontano dalle case e dalla scuola primaria, preoccupa non poco nella cittadina devota a San Michele Arcangelo. La questione è stata affrontata dapprima in una riunione con il sindaco, Giuseppe Casolaro, e poi anche con l’assessore regionale Aldo Berlinguer, giunto a Pomarico con i tecnici dell’Ufficio Difesa del Suolo. “Attendiamo dalla regione – ha spiegato Casolaro – un finanziamento per poter effettuare un’indagine geotecnica ed un’attività di captazione delle falde acquifere al fine di allontanarle il più possibile dalla cintura urbana che sovrasta il fosso Capo d’Inferno”. C’è preoccupazione per l’evolversi della frana. “Ne siamo al corrente e stiamo lavorando per ottenere dagli enti preposti i finanziamenti necessari per le attività che ho descritto. Fortunatamente al momento non c’è emergenza: non vi sono le condizioni per emettere ordinanze di sgombero, come hanno constatato i tecnici regionali. Non c’è alcuna crepa nelle due strade intorno alle quali sorgono le abitazioni e le stesse non sono interessate da lesioni, né all’interno né all’esterno”. Ora la priorità è intervenire con urgenza. “Naturalmente sì: ma in tal senso sia la disponibilità del vice presidente del consiglio regionale Paolo Galante che di alti consiglieri regionali, così come la visita di Berlinguer, ci fanno ben sperare. D’altra parte, gli uni e gli altri hanno preso contezza della situazione di alta criticità in cui versa la zona di Piano Pacilio e non solo: a Pomarico, infatti, il problema del dissesto idrogeologico è diffuso>>. In buona sostanza, Casolaro si attende “una risposta immediata dalla Regione, sotto forma di un finanziamento di circa 400mila euro per le indagini geologiche e geognostiche. Sul fronte dissesto, però, voglio ricordare che ho incontrato il Ministro dell’Ambiente Galletti ed il Capo di Gabinetto: tutte le istituzioni, dunque, sia quelle nazionali che locali, hanno contezza della grave situazione di dissesto idrogeologico di Pomarico”. Per gli abitanti di Piano Pacilio, però, cambia poco: la paura non accenna a diminuire.
La frana si sviluppa per 300 metri lungo fosso Capo d’Inferno e l’ultimo fronte è ad appena 15 metri dalle abitazioni che ospitano circa 50 di famiglie nel quartiere Piano Pacilio. Nei pressi c’è anche l’edificio che ospita la scuola primaria “Caggiani”, con circa 300 bambini che ogni mattina la frequentano. A Pomarico, però, il problema del dissesto idrogeologico è generale: sotto osservazione, infatti, ci sono anche altri cinque fossi che abbracciano la cinta. Si tratta di Fosso Gisso, Salsa, Bordazzo, San Pietro e Serrone per i quali il Comune ha candidato un progetto a finanziamento, per un importo di 8 milioni e 750mila euro, per l’intervento di consolidamento dell’intero abitato. “Il tutto – ha spiegato il sindaco Casolaro – è stato consegnato tanto all’assessore Berlinguer, quanto all’onorevole Mauro Libé, Capo di Gabinetto del Ministro dell’Ambiente”.
Piero Miolla |
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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