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IL PERSONAGGIO- Frank Tufaro: “genio” terranovese tra scienza e business

9/02/2013



La Siritide , nella sua lunga esperienza, pur occupandosi prevalentemente del territorio di pertinenza, non ha, tuttavia, tralasciato di varcare i confini lucani per garantire una informazione sempre più esauriente ai suoi lettori. Memorabile sono state, per esempio, le interviste a Joe Mazza di Pietrapertosa, ingegnere genetico , scienziato di fama mondiale ,insegnate alla University of British Columbia di Vancuover, in Canada e grande ricercatore del ministero dell’Agricoltura del Paese nordamericano e , nell’occasione del quarantesimo anniversario dello sbarco sulla Luna, dell’ingegnere elettronico Joseph Tufaro, originario di Terranova di Pollino, progettista del LEM, il modulo lunare con cui Armstrong atterrò sul nostro satellite nel luglio del 69. Due grandi personaggi “ lucani” che il mondo intero ci ha invidiato e che, attualmente, si godono, si fa per dire, la meritata pensione. Fu un enorme balzo avanti nell’informazione compiuto dal nostro sito, tanto da essere stato “ invidiato “ da media ben più potenti e grandi.

Oggi, la Siritide propone, orgogliosamente, la storia del dottore Frank Tufaro, figlio dell’ingegnere Joseph, uno dei maggiori virologi degli Stati Uniti d’America, “scovato” dal sottoscritto, grazie ai buoni uffici del fratello maggiore ,Reverendo Douglas Oliveti Tufaro. E’ una storia lunga ed avvincente che vale la pena raccontare e leggere, non fosse altro che Tufaro è titolare di importanti “scoperte” in campo virologico.
Ci siamo serviti, per incontrarlo, della nostra web camera ,con collegamenti effettuati nei rari momenti di pausa che Frank gode nel suo instancabile lavoro, a San Diego, California.
Frank Tufaro, è nato a New York il 9 dicembre del ’54 , ha frequentato la McGill University di Montreal, Canada , dove si è laureato nel 1984 in Filosofia, Biologia Cellulare e Molecolare . Nella stessa università, ha vinto una borsa di studio e frequentato la University Graduate Scholarship e fatta un’ampia esperienza di insegnamento in laboratorio ed in aula ; dal maggio dell’84 al maggio dell’87, ha frequentato il Postdoctoral Fellow, presso la Carnegie Institution di Washington, dipartimento di embriologia, sotto la supervisione del dottor Steven L.McKnigt; ha vinto il National Research Service Award ed effettuato una prima ricerca sulla resistenza della cellula ospite al virus dell’Herpes Simplex, pubblicata dal Journal of Cell Biology.

Dal 1987 al 2002 , è stato professore alla University of Britisch Columbia di Vancouver, presso il dipartimento di Microbiologia. Promosso nel 1996 professore ordinario di ruolo, dopo la specializzazione in Virologia e Cancro, ha sviluppato numerosi programmi, riconosciuti a livello internazionale, di ricerca biologica e oncologica; è stato coordinatore del Canadian Network delle malattie genetiche; coordinatore della rete canadese Neuroscience Research, raggiungendo notevoli ed importanti risultati, primi fra tutti quello che il gene umano EXT è una polimerasi (enzima) di eparan solfato, responsabile di tumori ossei ereditari nei bambini e, molto più importante a livello scientifico, ha sviluppato un sistema batterico di cromosoma artificiale per la generazione dell’ Herpes Simplex virus HSV, come “vettore” adatto alla consegna di geni terapeutici di cellule direttamente alle cellule cancerose, senza danneggiare le cellule sane. Proprio in questi giorni, dopo anni di sperimentazione su animali, è stata ufficialmente annunciato che questo sistema di vettori ha funzionato anche nella diretta applicazione sull’uomo, suscitando, ovviamente, grande entusiasmo nel mondo scientifico. Per sviluppare tale ricerca, Tufaro ha fondato la Neuro Vir,Inc, con sede a Vancouver, una apposita società biotecnologica con la specifica missione di sviluppare i “ vettori” HSV, per la cui realizzazione è riuscito a raccogliere 12 milioni di dollari, in due round di finanziamento a rischio , tra il 1995 ed il 1998, tanto da porre la Neuro Vir, di cui è Amministratore delegato, presidente e presidente del Consiglio, dal ‘97 al 2001, tra i principali attori mondiali nel campo emergente della oncologia virale. La Neuro Vir Therapeutics ha impiegato 35 dipendenti ; in quattro anni di attività, ha fatturato 20 milioni di dollari ed è stata titolare di un corposo portafoglio di brevetti nel campo dei virus oncolitici.

I principali prodotti in sperimentazione sono il G 207, potenziale terapia per i tumori cerebrali maligni, compreso il glioblastoma e metastasi cerebrali. Sull’onda del successo ,Tufaro ha negoziato e portata a termine la fusione tra Neuro Vir e la tedesca MediGene AG di Monaco di Baviera, per 6 milioni di dollari in contanti e 85 milioni in azioni. A seguito della fusione, Tufaro è stato nominato amministratore delegato degli Stati Uniti della sub controllata MediGene. In tale veste, ha assunto una eccellente squadra di amministratori e VP, compresi i rappresentanti di produzione e di sviluppo ,QA/OC per la garanzia di qualità e controllo della qualità. In 18 mesi, ha trasformato la MediGene in una compagnia farmaceutica completamente autonoma, con 55 dipendenti, dislocati in due stabilimenti in leasing a San Diego.

In questo periodo, ha cominciato anche la sperimentazione clinica dell’Herpes Simplex virus oncolitico NV 1020, per il trattamento del cancro collaterale metastatico al fegato.
Come si vede, Tufaro non ha tralasciato nessuna occasione per portare a termine il suo lavoro, diventando titolare di ben 5 brevetti relativi al metodo di utilizzo e di distribuzione di HSV alle cellule muscolari, dell’ EXT1. Fa parte, tra l’altro, di numerosi Consigli e Comitati scientifici, tra cui PNP Therapeutics,Inc, Birmingham Alabama; Oncolyties Biotech di Calgari, sorto per fornire indicazioni scientifiche e cliniche per lo sviluppo di Reolysin , futuro farmaco anticancro, capace di uccidere selettivamente le cellule tumorali umane in vitro che sono derivati da molti tipi di cancro , compresi quello del seno, della prostata, del pancreas e tumori al cervello; Nurel Therapeuties di Pittsburgh PA, che si occupa del trattamento del dolore cronico e del danno ai nervi periferici; Neuro Vir; Viron ; Istituti canadesi di ricerca di Virologia e di Patogenesi virale di Grant; della Società americana per la Terapia Genica Industrial Liaison; Tampa Bay Researh Institute di St,Petersburg, tra i più importanti. E non va tralasciato, per completezza di informazione, l’organizzazione , per sua iniziativa, in tutto il mondo di congressi medici per la divulgazione delle sue ricerche. Tufaro, è autore, inoltre, di 40 pubblicazioni inerenti sempre alle sue metodologie virali anticancro.

Nel 2005, Tufaro, oltre a continuare a seguire come responsabile tutte le ricerche sui farmaci anti cancerogeni, sposta quasi in modo diametralmente opposto, la sua attenzione dal problema della cura a quello della prevenzione delle malattie.
Si sa che è sempre meglio prevenire che curare e il “ nostro” fonda e dirige L’Allera Health Products,Inc, di St, Petersburg., che entra a piedi uniti nel settore degli integratori dietetici e prodotti per la salute. Per fare ciò, riesce a raccogliere 6 milioni di dollari da investitori privati per sviluppare un innovativo prodotto coadiuvante orale ed immunoterapeutico. La società registra ed immette sul mercato ImmunExtra, un estratto vegetale che promuove lo sviluppo delle cellule immunitarie. E’ il primo ed unico prodotto basato sulla sintesi di due composti naturali più importanti del mondo ,la lignina ed i polisaccaridi, tanto da risultare uno dei più potenti anti ossidanti. ImmunExtra è arrivato sul mercato dopo 15 anni di rigorosa ricerca e sperimentazione sulla pigna in centri medici del Missuri, California e Texas.
ImmunEXtra è derivato da estratti delle pigne rinnovabili raccolte nelle foreste del Wisconsin, riconosciute dalla Food ad Drug Admistration , come ingrediente assolutamente sicuro. L’estratto, ottenuto con un processo brevettato a base di acqua calda, è ampiamente testato per la purezza e per assicurarsi che non contenga contaminanti ambientali. Il liquido, dopo essere stato essiccato in polvere, viene insaccato in capsule vegetariane e messo in vendita ,confezionato in bottiglie da 30 o 60 capsule, prevalentemente negli USA ed in Canada. Il dosaggio consigliato è di una capsula al giorno.
Frank Tufaro, dal 2007 ad oggi, è Amministratore Delegato e membro del Consiglio DNAtrix ,Inc, di Houston. Questa, in sintesi, è la cronistoria della vita di Frank Tufaro, finora spesa al servizio della salute mondiale.
Frank, ho tralasciato qualcosa di importante in questa specie di biografia?
No, Giovanni. Hai saputo scrivere esattamente quella che è stata, finora, la mia carriera di medico e, modestamente, di scienziato. Penso che sia anche giusto ,in fondo, far conoscere le persone che dedicano la loro esistenza alla ricerca medica per il benessere comune.
Perciò ti ho cercato e trovato dopo tanto tempo e devo dire grazie a tuo fratello Douglas che mi ha offerto la possibilità di portare alla luce un altro lucano eccellente , un altro terranovese d’eccezione, proprio come è accaduto con tuo padre Joseph.
Ho letto quella intervista e , devo confessarti, ci siamo commossi tutti, specialmente al richiamo che hai fatto sulla nostra origine terranovese. Noi, sebbene nati negli anni cinquanta, abbiamo potuto conoscere i nonni di cui io mi onoro di portare il nome Francesco. Specialmente la nonna Maria, ci ha sempre raccontato del suo paese e per noi è come se lo avessimo avuto sempre nel cuore. Era bellissima ed affascinante, ma di una discrezione tipica della gente del nostro Sud Italia.
Frank, nella tua armoniosa famiglia, in che misura ha influito sui tuoi studi papà Joseph? Sapevate esattamente cosa facesse alla Nasa, visto che era costretto al massimo riserbo?
Hai detto bene, parlando di armoniosa famiglia. Siamo vissuti tutti come uno splendido libro aperto, aiutandoci ed incoraggiandoci a vicenda. Mio padre, da uomo sensibile, ha sempre assecondato le mie iniziative ed anche quelle degli altri fratelli e ,nei momenti critici, ha saputo trovare sempre la parola ed i modi giusti per incoraggiarci. Lo ringrazio anche attraverso queste colonne. In quanto al suo lavoro, visto che era alla NASA in un periodo assai delicato per gli USA, alle prese con la guerra fredda con l’Unione Sovietica, poteva dirci pochi particolari su quello che faceva, ma non ha mai taciuto su quello che stava realizzando. Anzi, ti dirò di più: un bel giorno ci ha portato negli stabilimenti della Northrop Grumman, dove si assemblava il LEM e ci ha fatto visitare il LEM che avrebbe portato Armstrong sulla Luna. Per me è stata una esperienza indimenticabile, perché mi sembrava quasi surreale girare tra quegli immensi capannoni tra operai ed astronauti in allenamento.
Torniamo, dopo queste sacrosante divagazioni familiari, alla tua carriera, a quello che io considero una missione vera e propria a favore dell’intera umanità, alle prese con la brutta bestia che si chiama cancro.
Adesso, non esagerare, Giovanni: missione mi sembra un tantino troppo. In fondo, ognuno di noi deve fare nella sua vita quello per cui è portato. Io ho scelto di fare il medico ed il medico ha una precisa opera da compiere. Ho avuto la fortuna di possedere un carattere di ferro, per cui ho dato il massimo per fare della mia carriera un reale servizio a beneficio di tutti.
D’accordo. Ma perché proprio la ricerca sul cancro e non un altro settore della medicina, magari più semplice?
Sentivo proprio una specie di “portanza” interiore per quel tipo di studio e mi ci sono buttato a capofitto, certo che avrei raggiunto dei risultati importanti, perché il dolore di milioni di persone potesse trovare sollievo da quello che altri simili avrebbero fatto.
Ed in effetti, abbiamo visto quello che hai realizzato. Di tutte le tue ricerche ed applicazioni, Frank, quale è quella a cui ti sei dedicato con maggiore impegno e alla quale sei particolarmente legato e perchè.
Tutte le ricerche sono state importanti e, come se fossero delle figlie, le amo in egual misura. Certamente, quella del virus Herpes Simplex come vettore, portatore del gene antigene direttamente sulle cellule malate, senza danneggiare quelle sane è stata una cosa bellissima, anche perché è stata la prima. Ricordati che per arrivare a questo risultato abbiamo avviata una sperimentazione durata più di quindici anni. E proprio in questi giorni è arrivata la bella notizia che questo “mio” metodo comincia a funzionare anche sull’uomo, oltre che sugli animali su cui si sperimentava. Per questo, mi sento orgoglioso e ripagato per i tanti sacrifici fatti, anche con i miei più stretti collaboratori. Speriamo che si possa migliorare ancora, la qual cosa noi della MediGene ci auguriamo e per cui mettiamo a disposizione tempo e danaro.
A proposito di “dollari”, come funziona il finanziamento della ricerca negli USA? Avete avuto difficoltà a reperire i tanti fondi necessari?
Per fortuna nostra, la ricerca scientifica è sentita come assoluta priorità e quindi, oltre all’intervento diretto dello Stato, la parte da leone la fanno soprattutto i privati e le industrie farmaceutiche che, fiutato il sicuro business, allargano la borsa con piacere. Così, si vedono i risultati. Ti faccio un esempio, per farti capire meglio. Per produrre l’Herpes Simplex, ho dovuto realizzare uno apposito stabilimento ed una società, la Neuro Vir. Sono riuscito a farmi finanziare per 12 milioni di dollari da privati, salvo poi fatturarne 20 nei primi anni di attività. In America è quello che, in effetti, si chiama un buon affare.
Ed un altro buono affare che hai fatto quale è stato, oltre a quelli derivati dai farmaci?
La maggiore soddisfazione della mia vita “amministrativa” è stata l’alleanza con la casa farmaceutica tedesca di Monaco di Baviera, MediGene, che era la prima in Europa per la produzione di integratori alimentari e farmaci .E’ stata giudicata un’operazione di alta finanza, apprezzata da tutto il mondo scientifico. Dopo il “colpo”, ne ho assunto la direzione fino a portarla ai massimi livelli di produzione.
Frank, anzi dottor Tufaro, permettimi di chiamarti così almeno una volta, qual è il prossimo obbiettivo del tuo lavoro?
Concesso ,dottor Labanca. Ci stiamo concentrando, da parecchi anni, su un altro “vettore”, classificato come adenovirus DNX 2401, che dovremmo riuscire ad iniettare direttamente sulle cellule malate dei tumori cerebrali ,che sono tra i più terribili. Siamo a buon punto e molto speranzosi di centrare anche questo risultato , che ci sta costando enormi sacrifici personali ed economici. Alla fine, vinceremo anche questa battaglia per dare ancora più speranze a tanta gente sofferente.
Insomma, sembra che ci si avvicini sempre più alla vittoria finale? Si può dirlo con più certezza, rispetto al passato?
Andiamoci piano e con molta cautela prima di ingannare le speranze di tutti. Rispetto agli anni passati, abbiamo fatto passi da giganti e, proprio quando sembra che la battaglia si stia per vincere, il nemico muta aspetto e lo ritrovi sotto altre nuove ed incomprensibili forme.
Frank, ci sono solo le medicine per curare queste malattie o possiamo fare altro?
Assolutamente non ci sono solo le medicine. Un buon comportamento di vita, una vita sana, insomma, può essere la prima difesa del corpo contro le malattie infettive. Altro ruolo importante lo svolge l’alimentazione, che deve essere ricca di alimenti antiossidanti che fortificano le cellule umane e che sono reperibili facilmente.
Possono servire anche gli integratori alimentari in produzione dovunque o sono solo pannicelli caldi ed inutili?
Non direi. Anzi sono molto utili se presi nel modo giusto. Proprio a tal proposito, ho dedicato le mie ricerche alla “creazione” di un integratore alimentare molto semplice ed efficace. Si tratta dell’ImmunExtra, prodotto dall’ Hallera Health Products, di cui sono stato tra i fondatori e amministratore delegato. Come tu hai ampiamente descritto, è ricavato dalle pigne, perché queste contengono i due elementi più importanti del modo, uno dei quali è la lignina , un integratore terapeutico di eccellenza. Ne consiglio una pillola al giorno come funzione immunitaria per le cellule, per avere sempre un eccellente fisico, con una difesa maggiore.
Siamo contenti ,noi de La Siritide, di dare il nostro modesto contributo alla divulgazione scientifica.
Ti sono molto grato per tutta l’affettuosa attenzione che hai avuto nei miei riguardi e permettimi di ringraziare la “nostra” Siritide, sito che apro ogni giorno e specialmente durante i miei spostamenti tra San Diego e Houston, sede dei miei stabilimenti. Avete fatto un eccellente lavoro, soprattutto di ricerca, degno dei migliori media americani. Bravi. Consentimi, carissimo “compaesano” Giovanni di inviare i miei più cari saluti ai miei cugini di Terranova, Cenzino Oliveti e famiglia, compreso anche il ramo Tufaro. Per loro un caro abbraccio dagli States, con la speranza di vederci, un giorno non troppo lontano, a Terranova.
L’intervista è finita. Chiediamo scusa per la sua lunghezza, ma l’informazione non può essere incompleta, sperando di averVi reso, comunque, un bel servigio, lo stesso che , siamo certi, abbiamo fatto all’amico Frank, al “genio” terranovese ,che vive tra scienza e business.
Giovanni Labanca


Foto:
1-Frank Tufaro
2-Il Capostipite Francesco Tufaro.
3-La moglie Maria Oliveti.
4-Le Famiglie Oliveti –Tufaro; Del Vecchio - Vioni; Oliveti - Lufrano; Tufaro – Rossetti
5-Matrimonio di Joseph: Joseph ,padre,mamma Claire,Douglas,Carol e Joseph, sposo.
6-Mogliedi Frank.



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di don Marcello Cozzi

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Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua



 



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