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Milano, Golosaria: premiati 3 vini lucani

9/11/2011



La sesta edizione di Golosaria, una tre giorni di grandi eventi all’Hotel Milià, ha chiuso i battenti, quando ancora il profumi delle migliori qualità enogastronomiche invadevano i sontuosi saloni dell’esposizione e con visitatori restii ad abbandonare questo paradiso terreste del benessere in tavola.
Soddisfattissimo, naturalmente l’organizzatore Paolo Massobrio che , ancora una volta nella città meneghina , ha portato, dopo una dura selezione, i 100 migliori produttori dell’agroalimentare ed i migliori 100 vini d’Italia, in questo aiutato dalla impareggiabile competenza di Marco Gatti.
Abbiamo seguito, con piacere e gusto, i numerosi appuntamenti che fanno della Golosaria, non una semplice fiera, ma un seminario ininterrotto di show coking, di degustazioni, di show veri e propri e di dibattiti a tema, in cui si sono cimentati i guru delle varie specialità.
Nella giornata inaugurale di sabato, Il primo tema affrontato è stata “La cultura degli avanzi nella tradizione milanese”, a cura dello chef Matteo Scibilia dell’Osteria della Buona Condotta di Ornago,Monza, che ha praticamente dimostrato come,anche oggi, per la sana economia familiare, non va buttato mai niente.
“ Adesso,fra gusto e stagionalità: quello stile di vita irrinunciabile” è stato un talk show molto seguito. Introdotto da Mario Colombo,presidente dell’INRAN ( Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione, ha registrato gli interessanti “ dialoghi” tra Luigi Incaricato, esperto di olio, Luca Doninelli, giornalista –scrittore, Pietro Leemann, chef di Milano, Luca Montersino,pasticciere, Pierpaolo Pavan, dietologo, Luigi Camana e Claudia Gatti, autori di Adesso 2012. Ha moderato,da par suo, Paolo Massobrio.
Alle “ chiacchiere” ha fatto seguito lo show cooking, cucina dal vivo,tanto per intenderci, “ La cucina secondo le stagioni si fa così “, che ha visto all’opera, e che opera,gli chef Antonio Facciolo e Fabio Barbaglini del ristorante La Brisa di Milano.
In serata, dopo un aperitivo a spasso tra le botteghe di Milano, è andato in scena “ Minestrone Letterario”, un vero e proprio monologo teatrale dell’attore Andrea Carabelli, attorno a tavoli ben imbanditi, proprio come avviene nel noto ristorante “ Il Palazzo dei Poeti “, nella Rabatana di Tursi, mentre nel lo Spazio Lounge non conoscevano soste i piatti della tradizione lombarda, abbinati ai selezionati migliori vini. E, permetteteci e perdonateci la licenza pubblicitaria,in chiusura della giornata, ..soprattutto un cocktail con Fernet-Branca.

La domenica si è aperta con la rassegna dei prodotti dei 100 Artigiani del Gusto e “ Pane ,burro e marmellata…ma come? “, spunti sfiziosi di chef emergenti selezionati dalla dietologa Raffaella Monti,in collaborazione con il Consorzio Latterie Virgilio.
A mezzogiorno, altro show coking “ Il piatto unico della domenica che vorremmo oggi” , a cura degli chef Giovanni Traversone e Marco Tronconi, con lo staff della Trattoria del Nuovo Macello di Milano.
A mezzogiorno, il momento più atteso ed, in un certo senso, temuto, la premiazione ufficiale dei Top Hundred 2011,i 100 migliori vini d’Italia. Il risultato è sorprendente,perché tra i colossi italiani, spiccano anche ben tre vini della Lucania: Carbone, con Aglianico “ Stupor Mundi” 2007; Macarino, Aglianico del Vulture 2008; Radino, Aglianico Nostos 2008 . Grande è stata,ovviamente, la soddisfazione dei produttori ed anche del sottoscritto che,sotto lo sguardo vigile di Paolo Massobrio e Marco Gatti, ha avuto la fortuna di “degustarli”, come un vecchio e consumato sommelier.
Nel pomeriggio, tra applausi e consensi unanimi, è stata premiata Luisa Valazza del ristorante Il Sorriso di Soriso,Novara, come omaggio alla Signora della Cucina Italiana.
Lo Show coking ha riguardato “ Officina Pizza”, a cura di Roberto Ghisolfi della Pizzeria “ Lo Spicchio “ di Cremona,in collaborazione con Petra Molino Quaglia.
Il Caffè Borghetti,in serata, ha rimesso posto lo stomaco,dopo le fatiche della giornata.

L’ultima giornata è stata anch’essa all’insegna della buona tavola e dei buoni consigli. Il Talk show "L'idea del Cavolo: dalla campagna al negozio di quartiere, un'alleanza salutare", ha visto impegnati: Dino Abbascià (presidente nazionale Fida, Federazione Italiana Dettaglianti Alimentazione), Carlo Franciosi (presidente di Coldiretti Milano e Lodi), Ambrogio De Ponti (presidente AOP UNOLombardia), sempre moderati da Paolo Massobrio, presentando alcune curiosi casi di movimento della terra dalla campagna alla città.
Ha fatto seguito “Storia di una rinascita: il Pollo Milanino debutta in società”, con Luca Agnelli (assessore all'Agricoltura della Provincia di Milano), Silvia Celorini (Università di Milano - Dipartimento VSA Facoltà di Medicina Veterinaria) e lo chef Matteo Fronduti del Ristorante Manna di Milano

A mezzogiorno, è toccato a L'assaggio "ll Pan dei Toni" dal Nord a Sud"
con Teresio e Andrea Busnelli della Pasticceria Busnelli di Arluno (Mi), Albertengo di Torre San Giorgio (Cn) e Nicola Fiasconaro della Pasticceria Fiasconaro di Castelbuono(Pa),In collaborazione con Consorzio dell'Asti Docg e Consorzio Tutela Brachetto d'Acqui Docg.
Per una puntuale informazione, ricordiamo che il Pan di Toni ,l’attuale Panettone, è stato “ creato” da un ragazzo lucano, in servizio presso la corte degli Sforza di Milano, secondo rigorose fonti storiche.


Durante “ Golosaria” non potevamo non “frequentare” l’Isola dei Dolci ,animata anche dagli Artisti del Gelato di Agrimontana e dell’Albero dei gelati.
Tra una cerimonia ufficiale e l’altra, abbiamo avuto il piacere di essere accompagnato da Paolo Massobrio, amico di vecchia data e grande estimatore delle bontà culinarie della nostra Lucania, alla ricerca ed alla conseguente visita all’unico rappresentante della nostra regione: lo stand dell’Agriturismo Parco Verde di Grumento Nova. Ne abbiamo tratto grande soddisfazione, in primo luogo, nel vedere piantata e garrire al vento della qualità anche una bandiera lucana,l’unica,purtroppo e oltre ,naturalmente, dall’assaggio ( non dalla mangiata, sia chiaro ) delle prelibatezze, golosarie, che lo staff del Parco Verde ha proposto in gran bella evidenza: salumi ed insaccati speciali, fagioli di Sarconi, Formaggio Canestrato di Moliterno ( occhio all’equivoco,NON della marca Moliterno della Sardegna,ma della nostra Moliterno,in provincia di Potenza), Panettone all’Ippocrasso e,tra i vari vini, una gemma unica,un prodotto che nessun altra Azienda può vantare, il Vino Medioevale “ Polvere di Ippocrasso”. E’ una specialità della casa che il titolare Valter Tesoriere, coadiuvato nell’occasione, dalla moglie Assunta D’Aquino e dai figli Francesco e Bianca, ci ha descritto,con malcelato orgoglio, nella sua composizione. E’ una prelibatezza le cui origini risalgono addirittura al medico greco Ippocrate, che fu il primo a miscelare,nel vino caldo, miele liquido ed altre spezie,fino ad “inventare” il vermouth. Naturalmente, la ricetta,nel corso dei secoli ha subito dei rimaneggiamenti ,anche da parte dei romani, mantenendo ,però,le sue caratteristiche, esaltate,oggi,dal Parco Verde che lo produce, aggiungendo al vino, con delicati equilibri, ben 19 spezie differenti che lo rendono un formidabile elisir, indicatissimo, soprattutto, per una buona digestione. Per scriverne e bene, abbiamo dovuto, per forza e per dovere,sottoporre il prodotto alla prova verità. Cosi, dopo un tocco abbondante di Canestrato, più di una fetta di soppressata e capocollo, abbiamo sorseggiato il vino di Ippocrate,giungendo alla doppia conclusione che il vecchio medico ateniese fosse un genio, non solo della medicina e che i signori Tesoriere ne avessero ben seguito le primordiali indicazioni,offrendoci un liquore che le parole non bastano a descrivere, per cui ,si dice, che gli stessi Templari di Forenza,non di Francia, ne facessero frequente uso,proprio come faremo noi, da oggi.
Altrettanto apprezzati e visitati sono stati due stand della vicina Calabria. Quello dell’Azienda Agricola Cerrigone di Cerrigone Vittorio,produttrice dell’olio Extra Vergine di Oliva “ Il Sibarita”, nella contrada Mucuglini di San Giorgio Albanese,Cosenza e quello della CalabriaIttica “ OroAzzurro”, che produce e commercializza acciughe e sardine sottolio,novellame di alici ( in volgo, cento bocconi), sughi e filetti, nello stabilimento di Anoia, Reggio Calabria.
Golosaria, anche per quest’anno, ha chiuso i battenti con un ottimo bilancio finale, che,come ha sottolineato l’organizzazione,può servire ,nella sua misura, a mitigare questa crisi che è diventato un incubo ,un maledetto incubo.
L’albergo Milià si è svuotato,pian piano. Anche noi,dopo la piacevole maratona tra mille bontà di gola e di stomaco, e non senza aver salutato l’amico Massobrio con una calorosa stretta di mano, ci siamo avviati verso casa,dove, colmo di colmi, abbiamo trovato un buon brodino caldo che ha rimesso a posto ogni cosa.
In fin dei conti, anche questa pietanza è una prelibatezza. All’occorrenza.

Nella foto, Marco Gatti e Paolo Massobrio

Giovanni Labanca



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