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Commissario Eipli su stato delle dighe lucane

22/05/2019



Di seguito la nota del Commissario dell’Ente per lo Sviluppo dell’Irrigazione e la Trasformazione Fondiaria in Puglia, Lucania, Irpinia (E.I.P.L.I.), Dr. Antonio Altomonte.
“In riferimento agli articoli di stampa dei giorni scorsi circa la scarsità di risorsa idrica in vista della stagione estiva, si precisa che il livello di invasamento delle dighe è disciplinato dall’Ufficio Tecnico per le Dighe, istituito presso il MIT, il quale ha limitato le quote di invaso per ragioni di sicurezza, in attesa del completamento, a cura dell’EIPLI, delle verifiche sismiche sul corpo diga e sulle opere accessorie, in base a quanto normato dal D.M. del 26/06/2014 – Norme tecniche per la progettazione e la costruzione degli sbarramenti di ritenuta (dighe e traverse) che ne prescrive la rivalutazione in base alle norme tecniche attuali. Al riguardo, si specifica che per le dighe di Conza, Saetta e Pertusillo, le verifiche sismiche sono state aggiudicate ed affidate nel mese di Novembre 2018 e sono attualmente in corso di esecuzione. Le attività necessarie alla rivalutazione della sicurezza sismica delle predette dighe richiedono, in via preliminare, l’esecuzione di un piano di indagini per la caratterizzazione dei materiali costituenti il corpo diga e le opere accessorie. L’esito della rivalutazione sismica di questo primo gruppo di dighe sarà noto soltanto tra qualche mese. È bene precisare che, solo sulla base di questi dati, si potrà procedere alle ulteriori fasi progettuali, avendo già redatto i progetti preliminari, e procedere all’approvazione degli stessi e alla pubblicazione delle gare per la realizzazione dei lavori, già finanziati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Per gli altri invasi gestiti dall’EIPLI, è in fase di completamento uno studio preliminare, affidato alla Scuola di Ingegneria dell’Università della Basilicata, finalizzato alla definizione della vulnerabilità sismica delle opere accessorie, tra cui le case di guardia; a stretto giro saranno avviate le procedure per l’affidamento delle verifiche sismiche sul corpo diga e sulle opere accessorie, così come richiesto dalla normativa vigente, per le restanti 5 dighe.
Nello specifico la situazione degli invasi per cui l’UTD di Napoli ha imposto limitazioni d’invaso è la seguente:
• la diga del Camastra può invasare fino ad una quota di 524,60 m s.l.m., rispetto alla quota di max regolazione di 531,60 m s.l.m., in attesa dell’esito delle attività di rivalutazione sismica del corpo diga e delle opere accessorie – l’attuale limitazione d’invaso non compromette l’approvvigionamento idrico a uso potabile effettuato da AqL a servizio del comune di Potenza e dei comuni alimentati dall’Acquedotto del Basento.
• la diga di monte Cotugno, dall’anno 2016, ha una quota d’invaso limitata pari a 240,00 m s.l.m., rispetto alla quota di max regolazione di 252,00 m s.l.m., in attesa del completamento dei lavori di ripristino dello strato superficiale del paramento di monte. I relativi lavori di ripristino sono stati consegnati nel mese di settembre 2018 e sospesi in attesa della riassunzione dell’impegno di spesa, da parte della Regione Basilicata, avvenuta mediante il perfezionamento di apposita delibera di finanziamento nel mese di Marzo 2019. Le lavorazioni sul paramento saranno riprese, per la corretta posa del conglomerato bituminoso nel prossimo Luglio, sfruttando la stagione calda caratterizzata da un minor rischio di precipitazioni, e termineranno tra la fine di Novembre e l’inizio di Dicembre con la conseguente possibilità di invasare già nella prossima stagione invernale e assicurare i volumi idrici per l’anno 2020. Il completamento dei lavori sul paramento di monte permetterà di ottenere la revoca dell’attuale limitazione d’invaso che comunque garantisce l’accumulo di un volume sufficiente (circa 270 Mln di mc) necessario all’approvvigionamento stagionale delle utenze di Puglia, Lucania e Calabria.
• la diga del Pertusillo ha una quota autorizzata pari a 524,00 m s.l.m., limitata rispetto alla quota di max regolazione di 531,00 m s.l.m., in attesa dell’esito delle verifiche sismiche in corso di esecuzione sul corpo diga e sulle opere accessorie come esplicitato in precedenza.
Mi preme comunicare a cittadini, istituzioni, imprenditori e agricoltori che, sulla base dei dati storici, con l’attuale disponibilità della risorsa idrica, si è comunque in grado di soddisfare il fabbisogno idrico sia potabile che irriguo e, al contempo, garantire le necessarie ed imprescindibili condizioni di sicurezza delle opere.

Va sottolineato che questo Ente sta lavorando alacremente alla messa in sicurezza degli invasi, attuando una politica preventiva di riduzione dei rischi per scongiurare eventi calamitosi dovuti a fattori climatici e strutturali, effettuando le necessarie attività di monitoraggio e controllo delle opere e i necessari interventi di manutenzione ordinaria in attesa di poter realizzare tutti gli interventi di manutenzione straordinaria, miglioramento ed adeguamento, contenuti nelle progettazioni redatte dall’Ente e finanziate dal MIT e dalla Regione Basilicata, la cui esecuzione è subordinata, come detto, alla conclusione delle predette verifiche sismiche normativamente previste.



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