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Elezioni regionali Basilicata. Insediati i seggi elettorali |
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24/03/2019 |
| Sono stati insediati alle ore 16 di ieri i seggi elettorali in vista delle elezioni Regionali in Basilicata. Nei seggi si provvederà quindi alla autenticazione delle schede per la votazione, mediante apposizione della firma dello scrutatore, alla apertura del plico contenente il bollo della sezione ed all'apposizione del timbro nell'apposito spazio. Sono 573.970 gli elettori che voteranno in 681 sezioni, dalle ore 7 alle 23. Verranno eletti il nuovo Presidente e i 20 componenti del consiglio regionale, 13 per la provincia di Potenza e 7 per quella di Matera.
Le elezioni di domenica, “inaugurano” la nuova legge elettorale, varata lo scorso Agosto seconda la quale si può votare con la doppia preferenza a patto che questa indichi un candidato di sesso maschile e uno di sesso femminile, componenti del medesimo schieramento, per i meccanismi della parità di genere e delle quote rosa nelle liste. Se così non sarà la seconda preferenza verrà annullata. Non si potrà fare il voto disgiunto ed è stato eliminato il cosidetto “listino”. Cambia anche il premio di maggioranza che sarà progressivo: 11 consiglieri con il 30%, fino a un massimo di 14 consiglieri.
Lo spoglio inizierà subito dopo la chiusura dei seggi. Quattro i candidati presidente: Carlo Trerotola, sostenuto da una coalizione di centrosinistra composta da 7 liste; Vito Bardi, per la coalizione di centrodestra con 5 liste; Antonio Mattia, unica lista a sostegno, quella del Movimento 5 stelle e Valerio Tramutoli, singola lista “Basilicata possibile”.
Non è previsto nessun ballottaggio. Sarà eletto il candidato presidente che riceve più voti. Il presidente eletto sarà anche consigliere. Sarà automaticamente eletto consigliere anche il secondo candidato presidente più votato. |
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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