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Esplosione Francavilla: gravissimo un ferito, il racconto di un soccorritore |
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16/02/2019 |
| “Abito a 500 metri da dove si è verificato lo scoppio e appena ho sentito il boato mi sono subito precipitato sul posto per capire cosa fosse successo”, con queste parole Antonio Cupparo, consigliere comunale a Francavilla in Sinni, ci ha raccontato cosa sia accaduto all’interno della palazzina di due piani esplosa ieri quando all’interno si trovavano 3 persone.
Il romeno di 50 anni che viveva nel pian terreno dove è avvenuta la deflagrazione è ricoverato in coma farmacologico e in pericolo di vita nel reparto di rianimazione dell’Ospedale Perrino di Brindisi, per via delle gravissime ustioni riportate sul 80 per cento del corpo.
Illesi, fortunatamente, la donna nata nel 1972 e il figlio 15enne: hanno trascorso la notte da parenti con il Comune pronto a fornire tutta l’assistenza necessaria.
Il Sindaco Franco Cupparo ha ordinato lo sgombero di 15 abitazioni, di queste 10 sono disabitate: lunedi dovrebbe avvenire il sopralluogo per verificare il livello di stabilità degli edifici sgomberati.
“Sono entrato da una finestra – ha proseguito il Consigliere – per non intralciare i lavori e dentro c’erano due carabinieri del Radiomobile di Senise. Ho iniziato a sentire un lamento ma non potevo vedere chi fosse perché veniva da sotto le macerie. Allora ho cominciato a scavare con le mani e ho visto i capelli e, dopo essere uscito un attimo perché ero pieno di polvere facendomi sostituire da un carabiniere, sono rientrato ed ho voluto continuare arrivando al volto. Ma da solo non avrei potuto riuscirci, con me, oltre ai due Carabinieri, c’erano il maresciallo Pitrelli e due operai del Comune davvero coraggiosi (Giuseppe Rossi e Palmino Perretta, ndr)”.
“Per farlo respirare bene, insieme agli operai, abbiamo dovuto tagliare le travi che aveva sul petto, dopodiché si è alzato su se stesso ma non poteva muovere le gambe in quanto erano bloccate e l’arrivo dei Vigili del Fuoco di Lauria ha permesso di liberarlo”.
“Onestamente, nonostante le gravi ustioni avevo creduto lo avessimo salvato e sapere che è in pericolo di vita mi ha gettato davvero nello sconforto più totale, speriamo si salvi”.
“Sia chiaro che non sono certo un eroe, anche perché lì dentro non ero solo e senza la collaborazione di tutti non lo avremmo liberato. In proposito – ha concluso il consigliere – ricordo anche il passamano delle macerie con i cittadini che erano fuori e che hanno collaborato dandoci un grosso aiuto. È stato fondamentale l’intervento dei Vigili del Fuoco di Lauria e di Terranova”.
Intanto, sta continuando il lavoro dei Vigili del Fuoco per accertare le cause dello scoppio: una bombola di gas è già stata ritrovata intatta ma si sospetta possa essercene un’altra, ma si sospetta anche che possa essersi resta trattato di una fuga di gas dalla rete.
Gianfranco Aurilio
lasiritide.it
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
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