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Regione Basilicata: eccetto i 5 Stelle, rebus delle candidature |
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8/02/2019 |
| Le elezioni regionali ormai sono alle porte e si avvicina sempre di più anche il giorno del deposito del liste. Al 24 marzo manca ormai appena un mese e mezzo, ma eccetto i 5 Stelle con Antonio Mattia, ancora nessuna certezza circa i candidati a governatore né per quanto concerne le liste o gli apparentamenti.
Il centrodestra dovrebbe confluire intorno al nome di Vito Bardi, ex Generale della Guardia di Finanza: ma il condizionale rimane d’obbligo, tuttavia sembra che Silvio Berlusconi (cui spetta la decisione) dovrebbe sciogliere la riserva dopo le elezioni regionale in Abruzzo di domenica prossima.
Sul fronte del centrosinistra, come è noto, non mancano le fibrillazioni (eufemismo). Speranza, con Articolo 1, pare orientato a sostenere la giornalista Carmen Lasorella e rimane fermo nel suo intento di non appoggiare una eventuale ricandidatura di Marcello Pittella.
Il governatore dimissionario, dal canto suo, non ha ancora ufficializzato la ricandidatura: al netto dei passi indietro o di lato lui lo avrebbe già deciso ma forse, visto l’ultimo sondaggio di ottobre (BiDiMedia) che dava il centrosinistra unito in caduta libera (18,9%) la sinistra LeU e altri (7,4) , si lavora per ricucire lo strappo in modo da evitare di peggiorare la situazione qualora la coalizione si presentasse divisa alle urne. Ma i vari Santarsiero, Valluzzi e lo stesso Margiotta sembrano affatto inclini a un Pittella – bis, condizione da evitare per salvare l’unità; per non parlare di Piero Lacorazza candidato presidente per “Basilicataprima”, autosospesosi dal Pd proprio per questa ragione.
Ma ancora nessuna certezza anche dal fronte ambientalista. “Altra Basilicata” di Peppe Di Bello, verosimilmente, correrà con un’altra lista civica di cui ancora non si conosce il nome né da chi sarà composta (ma dovrebbe essere espressione anche della sinistra più radicale); e lo stesso Di Bello non è affatto scontato possa esserne il capolista, anzi.
Difficile anche capire se e quali sindaci siano disposti a scendere in campo con lo schieramento di centrodestra, piuttosto che di centrosinistra. Probabile che, viste le tante dichiarazioni di solidarietà degli ultimi mesi, da questo punto di vista possa pescare di più Marcello Pittella.
Gianfranco Aurilio
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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