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Lauria: morto operaio caduto nel cantiere del terzo valico |
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10/12/2018 |
| Ancora cordoglio in Basilicata per un’altra, l’ennesima, morte sul lavoro. Nella tarda mattinata di venerdì 7 dicembre è deceduto Egidio Martino, operaio 57enne originario di Latronico ma sposato a Lauria, dove viveva da anni, caduto il giorno prima da un’impalcatura dentro la galleria del Terzo valico a Voltaggio (sull’appennino ligure piemontese), in provincia di Alessandria. Era stato subito ricoverato in condizioni critiche presso l’ospedale di Alessandria, dove è deceduto in seguito alle gravi ferite riportate alla testa.
Martino era capo di una squadra di cinque operai della Edilmac, azienda incaricata di scavare i pozzi di areazione della galleria. L’impalcatura si trovava proprio ai di sotto di uno di questi pozzi.
Dopo la morte nel bresciano del 35enne operaio rotondese Nicola Di Sanzo, avvenuta lo scorso 23 novembre, siamo quindi ancora di fronte a una morte bianca: una piaga che non ha fine.
Questa mattina sciopero, presidio e incontro in prefettura a Genova dei lavoratori di Liguria e Piemonte del Terzo Valico. “Questo è l’ennesimo incidente sul lavoro, sta diventando una consuetudine inaccettabile”, fanno sapere i sindacati che hanno proclamato lo sciopero anche nella provincia di Alessandria nelle giornate di oggi e di domani, porgendo le più sentite condoglianze alla famiglia del lavoratore scomparso. “Piangiamo un’altra vittima non riuscendo a capire come, nel 2018, si possa ancora morire di lavoro. Nei prossimi giorni metteremo in campo quanto necessario per riportare la sicurezza del lavoro e dei lavoratori al centro dell’attenzione e per non dover piangere altri morti”. "Vogliamo che la sicurezza del lavoro sia messa al prima posto. E' inaccettabile che nel 2018 si continui a morire così, serve un tavolo ad hoc".
Le organizzazioni sindacali Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil per questo motivo hanno proclamato uno sciopero, così articolato: “per il personale turnista dalle 6 del 10 dicembre alle 6 dell’ 11 dicembre, per il personale giornaliero l’ intera prestazione del 10 dicembre”.
Gianfranco Aurilio
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
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