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Rotonda: liberi i due fratelli arrestati per droga a novembre

6/12/2018



È durato lo spazio di un giorno lo stato d’arresto dei due fratelli di 37 e 38 anni, finiti in manette il mese scorso a Rotonda in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Lo abbiamo appreso dall’avvocato di Padula Rosa Iannelli, difensore dei due. “In realtà – ci dice l’avvocato – i due fratelli, dopo essere stati arrestati dai Carabinieri di Rotonda il 20 novembre per i fatti contestati e per i quali sono ancora in corso le indagini, sono stati liberati il giorno dopo dal pm di turno – quindi in data 21 novembre – e l’ordine di scarcerazione è stato notificato dagli stessi Carabinieri di Rotonda esattamente quel giorno”.
Gli arresti avevano avuto ampio risalto su tutti i media regionali, ma in proposito la legale ha voluto precisare che “la scarcerazione in effetti è avvenuta ancor prima che venisse fuori la notizia”. Sulla vicenda gli investigatori sono ancora a lavoro, gli ultimi sviluppi sono da collegarsi a un’udienza tenutasi nella giornata di ieri per la convalida dei fermi: che per ragioni procedurali deve avvenire comunque. Ma non trovandosi agli arresti, i due non sono stati processati per direttissima e su di loro non gravano misure cautelari. “A loro carico – prosegue Iannelli – non è stata disposta alcuna misura restrittiva: nemmeno l’obbligo di firma, piuttosto che un divieto di dimora o altro. Sono liberi a tutti gli effetti per l’assenza di precedenti specifici o di carichi pendenti che possano lasciar pensare a una reiterazione dei fatti contestati”. “Essendo liberi non avevano nemmeno l’obbligo di presentarsi davanti al magistrato, di fronte al quale li ho rappresentati io”. “In casi del genere il pubblico ministero continua a svolgere le proprie indagini dopodiché, eventualmente, formulerà un capo d’accusa”.
Durante la perquisizione domiciliare eseguita all’interno della loro casa, i militari avevano trovato 10 piante di cannabis indica di varie dimensioni, oltre a marijuana già essiccata e divisa in dosi, pronta per essere commercializzata, per un peso complessivo di circa 550 grammi. Insieme alla droga, erano stati sequestrati anche tre ventilatori, griglie in legno e teli per essiccare le cime delle piante, due faretti elettrici, un timer per l’attivazione dell’impianto di ventilazione ed illuminazione, un coltello con lama annerita intriso verosimilmente di sostanza stupefacente, due trita erba e un bilancino di precisione. Tuttavia, vista la quantità rinvenuta, la posizione dei due fratelli potrebbe alleggerirsi. “Inizialmente si parlava di detenzione e spaccio ma il giudice per le indagini preliminari lo ha qualificato diversamente, facendo rientrare l’ipotesi di minore gravità”. Ipotesi che risulta dal decreto di fissazione dell’udienza di ieri e che dovrà essere confermata al momento della chiusura delle indagini. “Ovviamente – conclude l’avvocato – bisogna attendere la fine degli accertamenti, ma resta un’eventualità che se confermata potrebbe far cadere l’ipotesi di detenzione ai fini di spaccio. Ma ripeto che fare simili considerazioni adesso è prematuro, poiché ancora non si sa nulla di certo”.

Gianfranco Aurilio
lasiritide.it



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