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'Terre in comodato d'uso ai cinghiali':a Senise protestano gli agricoltori |
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18/11/2018 |
| Il prossimo 24 novembre a Senise è prevista una manifestazione interamente dedicata all’emergenza cinghiali. In contrada ‘Codicino’, a partire dalle 8.00, agricoltori, proprietari terrieri e, in generale, cittadini sono chiamati a mobilitarsi per cercare di accendere nuovamente i riflettori su quella che da anni è una vera e propria piaga. “Riappropriamoci delle nostre terre concesse in comodato d’uso ai cinghiali”, scrivono provocatoriamente i promotori della manifestazione. Proprio a Senise era nata, qualche tempo fa, l’associazione “Vitas”, con l’obiettivo di affrontare da tutti i punti di vista il delicato tema dei danni provocati dalla fauna selvatica e, in particolar modo, dai cinghiali. “Se attualmente non esiste un osservatorio generale rispetto ai disagi che la presenza incontrollata dei cinghiali provoca in un determinato territorio- ci aveva spiegato la presidente Maria Giovanna Barletta- è altrettanto vero che i numeri sono davvero alti e occorre che la voce diventi unica”. Da quando è nata l’ associazione ha promosso incontri, anche istituzionali, e siglato protocolli con alcuni Comuni. Ma a livello regionale davvero poco è cambiato. Intanto proprio ieri l’assessore regionale all’agricoltura Luca Braia ha diffuso la notizia dell’approvazione, da parte della giunta regionale, del bando relativo alla sottomisura 4.4 del Psr Basilicata 2014/2020 “Sostegno a investimenti non produttivi connessi all’adempimento degli obiettivi agro-climatici-ambientali che sarà pubblicato sul prossimo numero del BUR regionale, con lo stanziamento di 668mila euro per recinzioni a difesa da fauna selvatica. Ma chi ha subito danni alle colture lamenta come ancora si sia fatto davvero poco per prevenire e, soprattutto, per ristorare economicamente i danneggiamenti subiti. Se ne occupa, da tempo, lo studio legale di Riccardo Vizzino che la scorsa estate ha inviato ai Ministeri competenti, alle Regioni Basilicata e Campania e all’Ente Parco Nazionale del Pollino, una diffida stragiudiziale per danni da cinghiale e una proposta di legge e di petizione popolare. “La soluzione del problema- spiega Vizzino - sta nel potenziamento e nell’estensione dei poteri comunali, perché tale situazione non può non passare nelle mani di chi è più vicino al cittadino. Si invitano le Regioni a intraprendere un iter legislativo per la realizzazione di una legge, espressione di una volontà popolare, di abbattimento che regolarizzi l’attività della macellazione delle carni dei cinghiali”.
Mariapaola Vergallito
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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