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Un mese fa l'assassinio di Angela: domani Cersosimo la ricorda |
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14/10/2018 |
| Domani 15 ottobre, Cersosimo si risveglierà con il triste pensiero di quel giorno che fu e che mai avrebbe dovuto essere, tra le nubi di un giorno magico, tutti ricordano “Angela” tragicamente uccisa dal marito, pazzo di lei. Il giorno del ricordo di Angela Per il suo Trigesimo dal triste evento si completerà con l’omelia di Padre Giacinto Giacomino nelle chiesa Madre, Maria SS Assunta di Cersosimo alle ore 17.30. In questo mese di assenza di Angela è stato un vero buio, su Cersosimo è sceso un velo nero di tristezza e di mancati dialoghi per preparare un magico e santo Natale all’inno della Pace, dell’amore, della Passione di Cristo, ma questo non avverrà più, peccato. Tutti i concittadini hanno perso qualcosa, vederla passeggiare col figlioletto, impegnata nel sociale come sua abitudine, andare alla casa di cura con paste e confetti e riunire tutti i vecchietti intorno a lei per regalare una poesia di quelle toccanti, di assistere alla sala “Castello” magici eventi con colleghe poetesse di Roma per dare merito ad una cultura non propria di tutti, eravamo tutti felici avere una grande persona nel nostro piccolo paese, era un piacere interloquire col Lei, il suo sorriso era espressione di sicurezza di certezza, di un mondo nuovo che potesse avvolgere i sogni di tutti. Adesso Angela non c’è più e noi soffriamo tremendamente, ci manca la sua dolcezza, la sua educazione, bravura doti essenziali di una ragazza assai colta. E’ diventata così un Angelo che sicuramente accolta da padre Gesù, è stata collocata alla desta del Padre, ma per noi la vera Angela è solo un ricordo. Da una grande tragedia però, per fortuna, il piccolo, affidato ai nonni materni, Vittoria e Carmelo, è stato capace di superare l’evento convinto che la bravissima Mamma ed il suo Papà sono stati chiamati dal Signore per vivere una vita eterna in mezzo agli angeli, ma vederlo girare, giocare con altri bimbi per noi è un grande ed immenso Dolore, sicuramente avrà l’affetto e l’amore di tutti noi concittadini, avrà tanti padri e tante madri, ma non la sua Angela.
Salvatore Di Giorgio |
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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