Tragedia Raganello: 7 indagati, tra cui Pappaterra e 3 sindaci dell’area
13/09/2018
La Procura della Repubblica di Castrovillari ha emesso 7 avvisi di garanzia nell'ambito dell'inchiesta sulla tragedia delle canyon del Raganello, dove lo scorso 20 agosto sono morte 10 persone e altre 11 sono rimaste ferite in seguito alla piena improvvisa del torrente.
Gli indagati – Nel registro degli indagati sono stati iscritti il presidente del Parco Nazionale del Pollino Domenico Pappaterra; Alessandro Tocci, Antonio Cersosimo e Antonio Carlomagno, i sindaci rispettivamente dei Comuni di Civita, San Lorenzo Bellizzi e Cerchiara di Calabria; Gaetano Gorpia, dirigente dell'ufficio Biodiversità dei Carabinieri Forestali, e le guide escursionistiche Giovanni Vancieri e Marco Massaro. Tutti, secondo gli investigatori, avrebbero avuto una responsabilità a vario titolo nella mancata applicazione delle misure e degli interventi preventivi che avrebbero potuto evitare la tragedia. I reati ipotizzati sono quelli di omicidio colposo e lesioni colpose, inondazione colposa ed omissione di atti d'ufficio. Gli indagati hanno il diritto di essere rappresentanti anche sul piano tecnico con la nomina di loro periti.
Le parole di Facciolla – “In considerazione – ha dichiarato il procuratore capo Eugenio Facciolla – degli atti istruttori irripetibili che devono essere effettuati, è doveroso che la giustizia dia una risposta rapida”. “Sin dai primi passi dell'inchiesta – ha aggiunto il magistrato – abbiamo lavorato senza sosta, avvalendoci delle migliori competenze tecniche che rappresentano della Calabria, per dare una risposta a quanti sono rimasti coinvolti nella tragedia del torrente Raganello: alle vittime ed ai loro familiari, ai feriti ed a quanti, pur essendo usciti indenni, hanno subito un grave trauma psicologico per la terribile vicenda che hanno vissuto”.
Non con i miei soldi. Non con i nostri soldi di don Marcello Cozzi
Parlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua