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Potenza:arrestato maestro di sostegno,picchiava alunna disabile |
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23/04/2018 |
| Ha picchiato “quotidianamente” un’alunna disabile di nove anni a lui affidata: su decisione del gip di Potenza, un insegnante di sostegno è stato arrestato e posto ai domiciliari
Le indagini dei Carabinieri, coordinati dalla Procura della Repubblica di Potenza, hanno inoltre permesso di accertare che l’insegnante, quando sostituiva le maestre di ruolo, prendeva a schiaffi anche altri alunni e infliggeva loro punizioni per evitare che riferissero che in classe guardava sul suo pc foto a contenuto pornografico.
Malmenava, tirandole i capelli e dandole schiaffi e pizzichi, e insultava “quotidianamente” l’alunna di nove anni, affetta da invalidità motoria e cognitiva e a lui affidata. L’insegnante di sostegno arrestato oggi – al termine delle indagini avviate dai Carabinieri del Nucleo investigativo di Potenza dopo la denuncia di uno dei suoi genitori – è accusato del reato, aggravato e continuato, di maltrattamenti in famiglia o verso fanciulli.
Questi maltrattamenti avevano creato alla bambina disabile “uno stato totale di prostrazione” tale “da indurla – è specificato in un comunicato diffuso dalla Procura della Repubblica di Potenza – a piangere quando doveva recarsi a scuola e a soffrire durante le ore di ‘lezione'”.
“Porci” e “maiali” gli insulti che l’insegnante quando era chiamato a sostituire le maestre di ruolo, rivolgeva anche ad altri compagni di classe della disabile picchiata “quotidianamente”.
L’intera classe – secondo quanto ricostruito dai Carabinieri del Nucleo investigativo di Potenza – “era stata minacciata” dall’insegnante “affinché” gli alunni non “riferissero alla propria famiglia o agli altri insegnanti quanto accadeva in aula”, a cominciare dalla circostanza che guardava sul suo pc anche foto a contenuto pornografico.
In presenza di un’esperta in psicologia infantile, i bambini sono stati ascoltati dagli investigatori che hanno anche sequestrato i quaderni su cui “in un tema assegnato da un’altra maestra” avevano descritto l’insegnante “in termini assolutamente negativi”.
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
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