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ALTRE NEWS CRONACA SPORT
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldi di don Marcello Cozzi Parlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldi di don Marcello Cozzi Parlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
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Correntisti della filiale di Francavilla in Sinni della Bcc Basilicata sul piede di guerra. Dal prossimo 31 ottobre la filiale francavillese della ex Bcc Laurenzana e Nova Siri chiuderà i battenti e tutti i rapporti bancari saranno trasferiti alla filiale di San Giorgio Lucano. E’ quello che dice una lettera che porta la data del 28 settembre scorso che, però, solo alcuni dicono di aver ricevuto, a firma del direttore generale Giorgio Cosentino. Secondo i vertici dell’istituto bancario si tratta di una decisione “nell’ottica di un’ottimizzazione del rapporto aziendale fra costi e benefici” ma che i correntisti non ci stanno e per questo è partita una raccolta di firme che in poche ore ha raccolto centinaia di adesioni da parte di molti cittadini. “Cambia il nome della BCC di Laurenzana e Nova Siri in BCC Basilicata e poi si chiudono sportelli nevralgici nei territori- è la denuncia dei correntisti che hanno tentato per ben due volte e con due missive differenti di far sentire la loro voce- I dati economici hanno evidenziato l'ulteriore crescita di dimensioni e operatività della banca lucana. In particolare gli impieghi della clientela hanno fatto registrare un incremento del 12,1% e la raccolta diretta da clientela del 7,15%. Durante l'assemblea dei soci di aprile 2017 il direttore generale Giorgio Costantino si era detto soddisfatto dei dati dell'esercizio che si era appena concluso perché diceva la banca è cresciuta bene e si caratterizza per gli indicatori di particolare solidità e per la bassa rischiosità. Tutto questo non fa che lusingare noi correntisti ma la cosa che più ci dispiace è che non è stato detto che l'apertura della nuova sede distaccata prevista a Matera determina la chiusura della sede di Francavilla in Sinni”. La decisione appare “inspiegabile” anche perché Francavilla è notoriamente conosciuto come un paese dove lo spirito imprenditoriale è molto forte, basti pensare alle oltre 300 partite Iva aperte. “Ci sentiamo traditi come cittadini e come correntisti. Molti non sono stati nemmeno avvisati. Le persone si affidano ad una banca prediligendo la presenza sul territorio, la fiducia riposta nelle persone con cui si interagisce. Se non saremo ascoltati il territorio e la comunità faranno le proprie scelte”.
