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Il business delle biomasse dietro gli incendi in Calabria e Basilicata? |
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17/08/2017 |
| Il grido d'allarme arriva dal capo della Protezione Civile della Calabria Carlo Tansi, ed è stato lanciato in una recente intervista al Tg3 regionale. Tansi, pur senza colpevolizzare esplicitamente le centrali, denuncia un anomalo e mai registrato aumento degli incendi nelle zone limitrofe proprio agli impianti a biomasse. «Abbiamo due cerchi in corrispondenza degli incendi nell'altopiano silano e del Parco del Pollino. Mi sono incuriosito - ipotizza Tansi - e ho notato le presenze di una centrale a biomassa nel cuore di Cosenza, un'altra nel crotonese, una nel Pollino e la quarta che sta per essere realizzata nel cuore della Sila. C'è una corrispondenza inquietante, perché solitamente in queste aree è vietato tagliare un singolo ramo. Ma in determinate circostanze, ad esempio nelle aree percorse da incendio, è possibile tagliare un po' tutto e non solo gli alberi bruciati».
«Qui - conclude il capo della Protezione Civile calabrese - si creano le condizioni migliori per alimentare questi impianti, per cui sarebbe opportuno verificare questa interconnessione».
Quanto descritto da Tansi è da porre in relazione con le operazioni di bonifica susseguenti agli incendi che, per legge, prevedono il taglio degli alberi bruciati entro dodici mesi. Ma gli abbattimenti non si limitano solo agli arbusti carbonizzati ma si estendono anche a quelli in buone condizioni. L'incremento anomalo dei focolai sulla Sila ha indotto la Procura di Cosenza ad aprire un'inchiesta. Ma l'ipotesi che le fiamme possano essere collegate al traffico delle biomasse sembra tutt'altro che campata in aria. Ricordiamo che intanto la Procura di Castrovillari sta portando avanti un altro filone di indagini sempre relativo al business delle biomasse: ovvero i furti di legname.
Lo scenario che emerge è assolutamente drammatico e desolante, e racconta di un mercato nero alimentato dai tagli abusivi di inverno e dagli incendi nella stagione estiva.
Gianfranco Aurilio
lasiritide.it |
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
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