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Fioccano premi di risultato per i dirigenti del S.Carlo (178mila euro in più) |
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20/07/2017 |
| Diciamo subito che non c’è nulla di illegale. È previsto dalla legge regionale 39/2001 che si aggancia a un decreto legislativo del 1992 con tutte le sue successive modifiche. Ma in questi anni di spending review ogni volta che si parla di compensi aggiuntivi, di bonus, di premialità nella pubblica amministrazione in tanti storcono il naso. Anche perché, nel caso specifico, ci si riferisce a retribuzioni già di per sé sostanziose come quelle dei direttori generali dell’ospedale San Carlo di Potenza che si aggirano sui 155mila euro annui.
È di lunedì scorso la determinazione dirigenziale dell’azienda ospedaliera potentina sulla presa d’atto delle deliberazioni della Giunta regionale relative agli incentivi da erogare per il raggiungimento degli obiettivi prefissati. In sostanza, la Regione ha previsto di premiare i risultati di gestione ottenuti dai direttori generali, amministrativi, sanitari e dai componenti del collegio sindacale del San Carlo nel periodo che va dal 2012 al 2014. Risultati che sarebbero stati raggiunti in termini di efficienza e funzionamento dei servizi da chiunque sia stato citato in pianta organica. Lo dicono loro, naturalmente. Pare, insomma, che in questi anni il San Carlo sia stato un modello su tutti i fronti, un treno che viaggia alla massima velocità. Le lunghe liste d’attesa? I ritardi? Quisquilie. Di qui la decisione di prevedere un incremento della retribuzione annua per il 2012 del 10,74 per cento, per il 2013 del 15,34 per cento e per il 2014 dell’11,29 per cento. Un surplus di spesa pari a 178mila euro. Alleluia. Pensate: anche il manager «lampo» De Dorides, che è stato in carica poco più di due mesi, dall’1 gennaio 2012 al 21 marzo dello stesso anno (il tempo di una presentazione alla stampa) ha ricevuto un premio di 3.704 euro, più 6 centesimi. Cosa abbia prodotto in termini di risultati è un mistero. Pure il direttore sanitario solo dal 29 ottobre al 31 dicembre 2014, Giovanni Battista Bochicchio, è riuscito a fare così bene da meritarsi 2.461,71 euro in più in busta paga. L’attuale direttore generale Rocco Maglietta, per il periodo che va dal 22 ottobre al 31 dicembre 2014, porta a casa 3.413,04 euro. Non resta che attendere la prossima tranche di premialità che si annuncia più cospicua per lui e per chi è ancora in carica. Il tempo, d’altra parte, è considerato una variabile più importante della qualità del servizio che, come sempre, sfuggirà alla valutazione dei comuni mortali. Con questa impostazione basta sedersi su una di quelle poltrone per essere premiato. A prescindere.
Massimo Brancati
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
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Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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