HOMEContattiDirettoreWebTvNewsNews SportCultura ed Eventi

 

 

Pubblicazione dati sensibili: Bolognetti presenta esposto-denuncia

21/05/2017



Quando si dice “trasparenza”: fin troppa in questo caso, dato che – all’interno della sezione ”Operazione Trasparenza COVA” presente sul sito web del Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata – esiste una cartella denominata “Richieste Sig. Bolognetti” con tanto di copia della carta d’identità e del codice fiscale del Segretario di Radicali Lucani. Dati sensibili resi pubblici.
Una vicenda che ha un retrogusto paradossale, se si pensa che quello stesso ufficio regionale più volte non ha onorato il Diritto alla Conoscenza: “quello stesso ufficio che il 18 Maggio scrive che ‘probabilmente’ non potrà rispettare la legge – denuncia Bolognetti – ha pubblicato dati che nulla hanno a che fare con il procedimento denominato ‘perdita idrocarburi/evento Dime’. Stiamo parlando degli stessi funzionari che da due mesi non rispondono a richieste di accesso agli atti su vicende di inquinamento, perché, dicono, occorre informare l'Eni”. Per almeno sei ore, sul portale istituzionale della Regione, i dati sensibili del giornalista Radicale sono stati messi a disposizione di chiunque, da chiunque scaricabili; e immediatamente, Bolognetti ha presentato un esposto-denuncia-querela ai Carabinieri e alla Procura della Repubblica. Ma, in tutta questa inverosimile vicenda, la domande sono altre: perché nella sezione “Monitoraggio Centro Oli Val d’Agri”, riguardante la contaminazione causata dallo sversamento dei serbatoi del COVA lo scorso Gennaio, e nell’allegato “Operazione Trasparenza COVA” esiste una cartella interamente dedicata a Maurizio Bolognetti? E perché inserire delle richieste di accesso agli atti – con tanto di dati sensibili – presentate proprio da Bolognetti, all’interno della vicenda Eni? Una cosa è certa: più volte Eni ha tentato di declinare ogni responsabilità sull’incidente dello scorso Gennaio e più volte il Cane a sei zampe ha chiesto alla Regione Basilicata di non fornire a Bolognetti alcun documento inerente le procedure di Messa in Sicurezza d'Emergenza; lo fa il 24 Marzo, lo fa il 24 Aprile, lo fa lo scorso 18 Maggio. Inizialmente, il Dipartimento Ambiente decide di non accogliere la richiesta avanzata dal Segretario di Radicali Lucani; mentre all’ultima richiesta, dopo due mesi d’attesa, l’ing. Salvatore Gravino – dirigente dell’Ufficio Prevenzione e Controllo Ambientale – scrive che “la Regione Basilicata sta valutando le parti della documentazione Eni non sottoponibile ad accesso, ed a causa della rilevante mole di documentazione da valutare, le verifiche presumibilmente si potranno ultimare oltre il termine previsto dalla legge”. “Dopo le pressioni che ho esercitato in queste ore – scrive Bolognetti – la Regione Basilicata ha opportunamente diffuso la missiva Eni del 24 marzo 2017. Certo, se l'avessero fatto prima, avremmo avuto un dato di maggiore chiarezza”: avremmo saputo subito quanto valgono il Diritto alla Conoscenza e la Convenzione di Aarhus in questa regione; in questa Regione, di fronte agli interessi dell’azienda.

Marialaura Garripoli



ALTRE NEWS

CRONACA

18/04/2024 - Proposta No scorie :USL interregionale calabro lucana per l’ Ospedale di Policoro
18/04/2024 - Fardella: 3 denunciati a piede libero per spaccio, indagini in corso
18/04/2024 - Nova Siri: 36enne arrestato dai carabinieri per atti persecutori nei confronti dell’ex compagna
18/04/2024 - Un cinghiale bloccato da giorni in un canale del Consorzio di Bonifica

SPORT

18/04/2024 - Distensioni su panca: per il castelluccese Donato, Coppa Italia e assoluti
16/04/2024 - Bernalda Futsal, verso i Play Off. Grossi: “In ognuno di noi c’è una luce diversa''
16/04/2024 - Rotonda, mister Pagana: ‘Il rispetto degli avversari è il miglior risultato’
15/04/2024 - Tricolore Formula Challenge ACI SPORT: a Potenza Coviello tiene le chiavi della città

Sommario Cronaca                                  Sommario Sport

Non con i miei soldi. Non con i nostri soldi
di don Marcello Cozzi

Parlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua



 



Agoraut - Associazione culturale di informazione territoriale - P.Iva: 01673320766 - Copyright© lasiritide.it - Webmaster: Armando Arleo