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Continuità assistenziale: dopo l'incontro in Regione la mobilitazione continua

20/05/2017



E' stata una assemblea partecipata e infuocata, quella che si è svolta ieri pomeriggio nella sede della Cgil in via del Gallitello a Potenza. La segretaria della FP Roberta Laurino e il legale del sindacato hanno incontrato una folta rappresentanza di medici di medicina generale, a poche ore dal tavolo in Regione tra vertici istituzionali. Un tavolo che si è concluso con un nulla di fatto, è stato spiegato, con la Cgil che ha mantenuto il pugno di ferro, ribadendo la necessità di bloccare la determina di Giunta regionale dello scorso 3 maggio. "Abbiamo fortemente contestato il metodo con cui è avvenuta la sospensiva- ci ha spiegato telefonicamente Roberta Laurino- un atto si sospende in autotutela quando è illegittimo, ma in questo caso la illegittimità non esiste. Inoltre lamentiamo un'assoluta mancanza di interlocuzioni preliminari. Il provvedimento in questione creerà non pochi problemi perché già da questo mese si verificherà una pesante decurtazione dello stipendio dei medici che arriveranno a percepire una retribuzione inferiore anche di un terzo. Ricordiamo che si tratta di numeri importanti anche perché in tutta la Basilicata sono circa 400 le unità lavorative che sono interessate nella vicenda”. “Tra l'altro- continua Roberta Laurino- questo provvedimento è arrivato in un clima di forte indeterminatezza, a causa dei tempi lunghi che prevediamo da un punto di vista burocratico e giudiziario. Adesso avvieremo due percorsi diversi: il primo e avviare l'ufficio vertenze e metterlo a disposizione dei lavoratori e il secondo proseguire con la mobilitazione. È sicuramente una vicenda work in progress”. “La continuità assistenziale- conclude la segretaria- vive da molto tempo di problemi di carattere organizzativo vero, che però non sono stati mai affrontati sul serio. Non crediamo che il provvedimento regionale sia un giusto modo per risolvere i problemi ma lo consideriamo un intervento a gamba tesa che continueremo a seguire con molto impegno”. Sulla vicenda abbiamo interpellato anche il Presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella, che ieri mattina ha partecipato al tavolo di via Verrastro. “L'atto di sospensione a nostro avviso è un atto dovuto alla luce di un primo pronunciamento della Corte dei Conti, nelle more dei chiarimenti richiesti. Abbiamo ritenuto, con una consultazione legale e giuridica, di sospendere l'efficacia per evitare di incorrere ulteriormente in una perpetrazione, qualora dovesse conclamarsi, del danno all'erario. La sospensione non vuol dire mettere in discussione la validità di quell'accordo, ma ne ribadiamo la giustezza. Proveremo ad accorciare i tempi, se ci sono ulteriori riflessioni, noi siamo aperti a farli. Consideri che un atto viene formulato alla Giunta da dirigenti preposti con un atto di responsabilità a fronte di un'azione amministrativa. Si tratta, insomma, di un atto di 'prudenza' dopo l'avvio del procedimento della Corte dei Conti”. Sulla mancata interlocuzione preliminare di cui lamentano le parti, Pittella conclude che “potevamo averla, non l'abbiamo avuta. Non sarebbe cambiato l'approccio al problema che abbiamo scelto di avere”.


Mariapaola Vergallito



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