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Potenza: polizia penitenziaria rinviene sostanza illecita in carcere |
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21/01/2017 |
| Durante un normale controllo, come quelli che quotidianamente vengono svolti all'interno del Carcere, oggi la Polizia Penitenziaria di Potenza ha nuovamente "stroncato" l'introduzione di circa 8 grammi di sostanza stupefacente, di tipo hashish. destinata ad un detenuto ristretto presso la Casa Circondariale del Capoluogo, attentamente occultata da un familiare che si accingeva a fargli visita, pensando di eludere la sorveglianza, lo aveva attentamente occultato all'interno del pacco destinato al proprio congiunto, tra alcuni prodotti alimentari; il responsabile dell'illecito è stato deferito alla competente Autorità Giudiziaria.
A darne notizia è Saverio Brienza, Segretario Regionale del S.A.P.Pe., Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, della Basilicata, il maggiore organismo sindacale che rappresenta i "Baschi Azzurri" , il quale plaude e si complimenta con il personale di Polizia Penitenziaria che con grande professionalità è riuscita ancora una volta ad evitare l'introduzione illecita della pericolosa e vietata sostanza, con il rischio che tali sostanze possono provocare.
Il problema è sempre il solito, continua il sindacalista, cioè si pensa sempre di più a migliorare le condizioni di vita dei detenuti all'interno delle carceri e non si pensa, invece, a dare strumenti efficaci al personale di Polizia Penitenziaria che è chiamata ad assicurare la sicurezza e la legalità negli Istituti di pena.
Il rinvenimento è avvenuto grazie al "fiuto" ed all'esperienza della Polizia Penitenziaria, conclude Brienza, sempre in prima linea e quasi sempre da sola a combattere i fenomeni criminali che si consumano nelle carceri lucane e non grazie ai mezzi che l'Amministrazione mette a disposizione del personale di Polizia, sempre più in difficoltà a causa della gravissima carenza di organico, di mezzi e strumenti di sicurezza.
Brienza chiede all'Amministrazione Penitenziaria di istituire nella regione Basilicata un Nucleo Cinofili della Polizia Penitenziaria, così come sono già presenti nelle altre regioni e che portano a compimento eccellenti risultati. |
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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