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I Borghi più belli lucani insieme esprimono solidarietà ad Amatrice |
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25/08/2016 |
| Il grave sisma che ha scosso il Centro Italia, ha colpito soprattutto la comunità di Amatrice, che è tra l’altro uno dei Comuni aderenti al club dei Borghi più belli d'Italia. Tutta la nostra Regione è vicina alle famiglie colpite dal tragico evento e, in particolar modo, noi comuni lucani aderenti al club dei Borghi più belli d’Italia esprimiamo la totale solidarietà e vicinanza al sindaco, Sergio Pirozzi, e a tutti gli amatriciani. Il comune è stato segnato da gravissimi danni con, purtroppo, numerose perdite di vite umane che riportano il nostro pensiero al sisma dell’80 che colpì la Lucania ed anche i nostri territori. In queste ore è straordinaria la risposta italiana al tragico evento, con tanta solidarietà, donazioni e lavoro encomiabile dei volontari.
L'immagine dell'orologio fermo del campanile di Amatrice ci riporta a quello di piazza Mario Pagano a Potenza del 23 novembre 1980 e ci fa pensare a come un tragico evento fermi il tempo, i cuori, i sogni di intere comunità. E’ nostro dovere stringerci tutti insieme, aiutarci e non dimenticare i morti, per poi ripartire, nonostante lo sgomento.
Tutti noi primi cittadini dei comuni lucani aderiamo all'invito del nostro Presidente nazionale, Fiorello Primi, che ha lanciato un appello a prevedere una specifica sottoscrizione. Ci stiamo organizzando per raccogliere fondi da destinare , una volta superata la prima fase dell'emergenza che spetta alle strutture della Protezione Civile, ad un intervento da concordare con il Sindaco di Amatrice.
Un forte abbraccio ad Amatrice e gli amatriciani e a tutte le comunità che stanno vivendo questo dramma. Tutti insieme ci rialzeremo.
Antonio Rizzo, Sindaco di Viggianello
Pasquale Stasi, Sindaco di Pietrapertosa
Fernando Scattone, Sindaco di Acerenza
Tommaso Gammone, Sindaco di Venosa
Nicola Rocco Valluzzi, Sindaco di Castelmezzano
Angelo Mastronardi, Sindaco di Guardia Perticara
foto di ANSA/ MASSIMO PERCOSSI |
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
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