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Sisma, La Regione offre competenze e supporto tecnico |
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24/08/2016 |
| “L’apporto specifico che la Regione Basilicata può dare in questa fase di emergenza terremoto, più che attraverso l’intervento di colonne mobili che sono pronte a partire in attesa del via libera del Dipartimento Nazionale Protezione Civile, tenuto conto che le Regioni più vicine sono già intervenute e che quindi bisogna evitare di “ingolfare” gli interventi, riguarda la verifica della stabilità delle abitazioni colpite dal sisma”. E’ quanto sostiene l’assessore regionale Nicola Benedetto che ha la delega alla Protezione Civile e che ha consultato i colleghi assessori delle tre regioni interessate sui bisogni immediati. “Abbiamo già pronte quattro-cinque squadre di tecnici che – continua l’assessore – hanno esperienza, competenza e professionalità maturate dal terremoto di Basilicata ed Irpinia del 1980 sino a quelli successivi per ultimo l’Aquila e sono in grado di supportare i Comuni per la verifica di staticità degli immobili. In proposito alla nostra centrale di Protezione Civile sono già giunte le disponibilità di tecnici di Comuni che hanno superato questa fase delle prime ore a seguire le scosse telluriche in occasione di sisma verificatisi negli ultimi decenni. E’ questo un aspetto delicato e importante per dare fiducia alle famiglie che vorranno nelle prossime ore rientrare nelle proprie abitazioni. La Regione inoltre ha espresso la disponibilità a contribuire a realizzare un modulo abitativo provvisorio per ospitare circa 150 persone che hanno perso la propria casa. Puntiamo in sostanza – ha detto Benedetto – a caratterizzare il nostro contributo sul piano del supporto tecnico in una fase che richiede un coordinamento nazionale dei soccorsi e al tempo stesso una diversificazione degli aiuti delle singole Regioni per essere più efficaci”.
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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