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Viggianello capofila del nuovo ambito socio territoriale area sud

29/07/2016



«Il vero potere è il servizio. Bisogna custodire la gente, aver cura di ogni persona, con amore, specialmente dei bambini, dei vecchi, di coloro che sono più fragili e che spesso sono nella periferia del nostro cuore».
Queste parole, pronunciate da Papa Francesco rappresentano il principio ispiratore della nuova riforma sui servizi sociali e sociosanitari per il triennio 2016 - 2018.
Con la medesima si è scelto di ridurre gli ambiti regionali intercomunali per l'erogazione di questi servizi.
In Basilicata si è passati dai precedenti 15 agli attuali 9 ambiti.
L'area sud ha visto l'accorpamento dell'ambito lagonegrese, composto da 12 comuni, con quello senisese, a sua volta caratterizzato da 15 enti locali. Per un totale di 27 amministrazioni racchiuse in un unico contenitore. Di gran lunga il più grande di tutto il territorio regionale.
Ieri a Viggianello si sono mossi i primi passi grazie all'individuazione del Comune capofila. Lo stesso Comune della Valle del Mercure è stato scelto all'unanimità dopo essersi proposto. Il capofila è fondamentale in quanto vi avrà sede l'Ufficio di Piano d'Ambito, ovvero il braccio dell'intero agglomerato. Mentre la mente, chiaramente, è rappresentata dalla Conferenza degli enti costituenti. E già qui potrebbe sorgere un primo seppur non preminente problema: vista l'ampiezza e vastità del territorio di riferimento potrebbero verificarsi delle difficoltà e, soprattutto, dei costi per i trasferimenti. Ma questi ostacoli sono facilmente superabili, magari cambiando di volta in volta la sede del "conclave".
Entrando nel merito del progetto, possiamo analizzare gli obiettivi che si propone di raggiungere: la promozione e organizzazione di un sistema locale integrato di servizi sociali; la costruzione di un sistema di governance del territorio cui conferire la responsabilità di governo delle politiche sociali e sociosanitarie.
Si cercherà di riuscirci avvalendosi della sussidiarietà regionale e, quindi, della regia di via Anzio. E della sussidiarietà orizzontale, favorita proprio dai componenti degli ambiti.
Organi saranno la Conferenza Istituzionale, composta dai sindaci dei comuni associati; il Comune capofila e l'Ufficio di Piano, formato da tre figure specialistiche: un coordinatore; un responsabile della programmazione pianificazione, monitoraggio e valutazione; ed un responsabile della gestione tecnica, amministrativa e finanziaria. Il sistema prevede l'impiego di figure già in servizio presso gli enti.
Chiaramente, le attività varieranno dai servizi alla persona a quelli sanitari di competenza dei comuni quali, ad esempio, il sostegno alla disabilità, oppure i servizi agli anziani e immigrati.
Il problema adesso è verificare quanto siano realizzabili tutti gli obiettivi prefissati. Perché nel campo del welfare il confine tra una razionalizzazione e un mero taglio è molto labile.
«La sfida sarà contemperare le esigenze di una comunità molto vasta, fatta di bisogni, culture ed usanze così diverse tra loro», ci spiega Maria Giulia De Cristofaro, vicesindaco al Comune di Rotonda con delega alle politiche sociali. «Tuttavia - conclude - siamo fiduciosi e crediamo di poterci riuscire».

Gianfranco Aurilio
lasiritide.it


Foto Antonio Bonelli



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