Tempa Rossa: dopo incontro in Regione prorogati contratti
30/06/2016
Il timore dei lavoratori dell’indotto Total è durato fino alle 17,00 circa di ieri pomeriggio. Fino, cioè, ad un incontro in Regione in cui si è arrivati alla conclusione che a tutte le maestranze licenziate o a rischio licenziamento saranno rinnovati i contratti. Problema rientrato, per il momento, ma resta alta l’allerta. Ieri mattina a Tempa Rossa alcuni rappresentanti della Total avevano incontrato, in maniera informale, i lavoratori in presidio annunciando un incontro dove gli stessi lavoratori potessero presentare tutte le loro istanze. La Cgil, presente al presidio, aveva già chiesto un incontro con il presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella. Incontro che poi è stato fissato per ieri pomeriggio alle 16,00, in Regione. Presenti, oltre ad una delegazione di lavoratori, anche la Cgil (con il segretario provinciale Vincenzo Esposito e Giorgio Rocco della Fillea) , la Total, alcune aziende dell’indotto e il presidente della Regione Pittella. Il rischio del mancato rinnovo è, dunque, rientrato, e inoltre è stato deciso di istituire un tavolo con lo stesso governatore lucano per avere un quadro più chiaro della situazione anche in termini numerici. “Oggi l’unico garante è l’istituzione regionale- spiega Esposito- Così come a Viggiano vorremmo arrivare anche qui a fare un protocollo di sito dove vengono stabilite delle regole e garantiti i diritti essenziali per i lavoratori”. Già, perché sul tavolo ci sono anche e soprattutto le condizioni in cui i lavoratori si trovano a lavorare. “La situazione igienico-sanitaria è discutibile- aveva già spiegato il sindacato- visto che per gli oltre mille operai sono disponibili solo bagni chimici, peraltro puliti soltanto alcuni giorni della settimana. Inoltre non c'è acqua potabile corrente e il personale, che viene accompagnato all'interno di container per mangiare, deve farlo su più turni perché non c'è spazio per tutti”. E a proposito di lavoratori: la geografia dell’occupazione targata Tempa Rossa non è docile con la Basilicata, perchè racconta che solo il 24% della manodopera è lucana e che quasi l’80% è composta da lavoratori provenienti da altre regioni. Sono circa mille e 300, come spiega il sindacato, i lavoratori della nuova realtà petrolifera lucana. Il comune limitrofo più ‘a corto’ di maestranze è il vicinissimo Gorgoglione, che dà anche il nome ad una delle concessioni.
Non con i miei soldi. Non con i nostri soldi di don Marcello Cozzi
Parlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua