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Libera:solidarietà a Fabbris.Su facebook il dossier degli agricoltori a processo

26/11/2015



Toghe lucane ci ha detto che chiunque cerca di andare a fondo su certe relazioni e certe dinamiche ai limiti del lecito che si muovono nelle aule e nei corridoi del Tribunale di Matera, rischia di essere trattato come un delinquente e di essere portato alla sbarra.
Ne sanno qualcosa alcuni giornalisti e rappresentanti delle forze dell'ordine a cui carico si ipotizzò l'esistenza di un'associazione a delinquere, e ne sa qualcosa l'associazione "Altragricoltura" e il suo coordinatore Gianni Fabbris, indagati come delinquenti mentre erano loro a chiedere che la Procura di Matera indagasse sui delinquenti che stanno portando alla fame tanti agricoltori del Metapontino.
A loro va la nostra solidarietà e il nostro sostegno nella loro battaglia.
Ci associamo inoltre alla richiesta loro e di tanti altri di fare luce su quello che accade realmente e da sempre nel Tribunale di Matera.
In quel Palazzo ci sono tanti bravi magistrati e tanti onesti avvocati ma temiamo anche che fra di loro ci sia chi ha fatto diventare l'amministrazione della giustizia una "cosa propria".
Toghe lucane ci ha anche detto, purtroppo, che dopo aver reso innocuo il magistrato che cercò di mettere il naso fra quelle mura, il problema è rimasto e il bubbone si è ingrandito ulteriormente.

don Marcello Cozzi
Responsabile nazionale Sos Giustizia di Libera


"Che facciamo Dottoressa, secretiamo? Si secretiamo"
Noi invece no, raccontiamo

Nelle scorse settimane è iniziato, finalmente, presso il Tribunale di Matera il processo intentato dalla Procura della Repubblica di Matera contro Gianni Fabbris ed altre 14 persone, fra cui diversi agricoltori, per aver difeso i diritti di una azienda agricola venduta all'asta.
Fabbri, sche ricordiamo è, fra l'altro, coordinatore nazionale di Altragricoltura è accusato con gli altri di "Rapina aggravata ed estorsione aggravata" dalla Procura della Repubblica di Matera che, nel pieno di una vertenza sindacale e di una ampia iniziativa sul territorio ed a livello nazionale per porre il tema della crisi delle aziende agricole, del loro indebitamento. della necessità di trovare soluzioni e modifiche alle norme ed alle procedure sulle vendite all'asta, ha chiesto l'arresto del dirigente sindacale.
"In questi mesi" ha dichiarato Gianni Fabbris "abbiamo scelto di non accettare il piano della criminalizzazione del movimento convinti che uno degli effetti dell'iniziativa giudiziaria, avrebbe potuto essere, appunto, il fermarci nell'iniziativa che da tempo stiamo conducendo a difesa dei diritti e di denuncia della gravissima condizione sociale in cui versano le comunità colpite e lasciate sempre più spesso esposte agli effetti della crisi, lasciando le persone e le comunità ancora più sole ed esposte. Abbiamo continuato a lavorare, al contrario, facendo il nostro lavoro di sempre motivato da scelte ideali che, evidentemente, non sono riconosciute o condivise da chi ci accusa di delinquenza spicciola. Lavoro che ha registrato un ampio allargamento del movimento, la crescita del suo consenso e della sua capacità di raggiungere risultati in nome di un metodo che, mentre non si scappella di fronte a nessuno, fa dell'autonomia e dell'iniziativa pacifica e democratica il proprio fondamento. Ora, finalmente, inizia il processo a Matera per cui avremo la piena possibilità di avere un giudizio sulla base dei fatti che potremo limpidamente documentare (come del resto hanno già fatto due giudici che hanno prima negato le richieste di arresto e poi revocato quelle di obbligo di dimora avanzate dalla Procura della Repubblica) e dimostrare la strumentalità e la insussistenza delle accuse."
Il Presidente Nazionale di Altragricoltura, Tano Malannino, nell'esprimere apprezzamento sull'interrogazione parlamentare che il Senatore Antonio Placido ha depositato ieri in cui chiede al Ministro della Giustizia di sapere " se il Ministro interrogato sia a conoscenza dello stato di sfiducia che nutrono nei confronti degli inquirenti materani i cittadini dell’area metapontina nella quale si registrano decine e decine di casi di incendio" e " se non ritenga che sussistano i presupposti per avviare un’iniziativa ispettiva presso la Procura della Repubblica di Matera", ha annunciato i termini della prossima iniziativa nazionale a difesa del diritto sindacale "Giù le mani dal movimento contadino e dal suo sindacato", la pubblicazione degli atti del libro bianco sull'indagine della Procura della Repubblica di Matera è solo il primo passo di una serie di iniziative che nei prossimi mesi si svilupperanno per una campagna nazionale.
Prossimo passo: la presentazione del libro Bianco "Che facciamo dottoressa, secretiamo?" in una iniziativa nazionale in Parlamento a Roma.
La Conferenza Stampa di Domani 26 novembre si terrà nella Sala della Parrocchia di Sant'Agnese a Rione Agna a Matera (la stessa in cui alla fine di un'altra Conferenza stampa le forze di polizia notoficarono la richiesta d'arresto a Gianni Fabbris) e, oltre alla presentazione del libro, sarà anche l'occasione per divulgare una lettera che Gianni Fabbris ha inviato al Consiglio Superiore della Magistratura il cui Vice Presidente Nazionale è atteso sempre domani a Matera per partecipare ad un incontro sulle "Buone Pratiche Giudiziarie in Basilicata"



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