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La denuncia di Legambiente: a Potenza vogliono abbattere un albero monumentale |
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26/11/2015 |
| Potenza potrebbe perdere uno dei suoi Alberi Padri, per l’esattezza un Cedro dell’Himalya che da oltre settanta anni vive in via Crispi. E’ infatti intenzione dei condomini di uno degli stabili abbattere l’albero che, pur sorgendo su proprietà privata, rappresenta un piccolo pezzo di memoria, un tassello di paesaggio urbano, che è riuscito a conservarsi quasi intatto nel tempo e che ora è patrimonio di tutta la città.
Il Circolo Legambiente di Potenza “Ken Saro Wiwa” e la sezione WWF del capoluogo lucano lanciano un appello all’intera cittadinanza e in particolare ai residenti del quartiere a rivedere la propria posizione e a salvare l’albero in questione, magari con un intervento meno invasivo (una potatura dei rami orizzontali per esempio).
Per età, altezza e caratteristiche botaniche, la pianta potrebbe rientrare nella categoria di Albero Monumentale, tutelato dalla legge n. 10 del 14 gennaio 2013 che oltre a dettare regole per lo sviluppo degli spazi verdi urbani, va anche a potenziare il quadro normativo sulla tutela dei patriarchi verdi, patrimonio paesaggistico e ambientale di grande pregio del nostro Paese.
Si è appena conclusa la Festa dell’albero, quest’anno dedicata all’importanza degli alberi nella lotta ai mutamenti climatici in vista della Conferenza sul clima (Cop 21) che si terrà tra qualche giorno a Parigi: l’auspicio è che in vista dell’apertura dei lavori gli abitanti di via Crispi con un gesto di sensibilità e attenzione possano salvare il cedro, prezioso alleato nella lotta ai cambiamenti climatici.
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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