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Trivelle:MarcelloPittella incontra Rocco Leone. Sospeso sciopero della fame |
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5/07/2015 |
| Sciopero della fame sospeso per il Sindaco di Policoro, Rocco Leone, che aveva avviato una forte protesta contro la scelta del Governo centrale di far trivellare il Mar Jonio.
La decisione è giunta dopo una proficua interlocuzione con il Presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, che ha voluto incontrare personalmente il primo cittadino per manifestare vicinanza e solidarietà e ribadire che la battaglia intrapresa dal Sindaco Leone è la battaglia dell’intero popolo lucano.
“La preoccupazione resta immutata – le prime dichiarazioni del Sindaco Leone - ma ho accolto con favore la volontà del Presidente Pittella di individuare in brevissimo tempo una strategia comune da perseguire per scongiurare il pericolo di estrazioni. Ed ho apprezzato il suo impegno a voler accogliere la nostra proposta di convocare nei prossimi giorni una grande manifestazione di piazza qui a Policoro, che vedrà coinvolte anche le regioni Puglia, Calabria e probabilmente anche l’Abruzzo. Come quella di iscrivere a breve un ordine del giorno sul tema in Conferenza Stato – Regione.
Pittella si è anche impegnato a verificare la possibilità di reintrodurre il reato che punisce l’uso dell’air gun come metodo di ricerca di idrocarburi in mare.
Il mio gesto è servito per accendere i riflettori su un tema che reputo drammaticamente importante per il futuro della nostra comunità e per la crescita di un territorio che non si piegherà a decisioni contrarie al suo volere.
Reputo il Governatore una persona d’onore, e che ha pubblicamente dichiarato di battersi, se necessario, contro il Governo Renzi, ma sono pronto a sostenere una rivolta popolare qualora le nostre richieste verranno disattese.
Infine, - conclude Leone - voglio ringraziare quanti, in queste ore, sono stati al mio fianco spronandomi a non mollare e dire loto che sarò vigile e pronto a battermi perché il nostro mare non si tocchi.”
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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