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Grande festa per i “100” anni di Giovanni Cosentino

30/06/2015



Sarà una giornata di festa e divertimento quest’oggi alla “Vallina”, una frazione di Calvera (PZ). Giovanni Cosentino infatti, non vede l’ora di festeggiare i suoi cento anni e con lui tutta la sua famiglia, oltre agli amici e all’intera comunità. “Alle 17:00 saremo tutti in chiesa per una messa celebrativa”, ci racconta il nipote Santino Pennella, “successivamente inizieranno i festeggiamenti, nella piazza Vallina. Andremo avanti con la musica fino a tarda sera ed inoltre, con la collaborazione di molti amici, abbiamo organizzato diversi buffet, con prodotti tipici del posto e bibite varie. E’ stato bello ma anche un po’ faticoso preparare il tutto, dato che saremo almeno in cinquecento alla festa e per questo, l’intera famiglia desidera ringraziare parenti ed amici che si sono offerti di preparare dolci e salati tipici della nostra tradizione e l’amministrazione comunale, per la torta e la targa celebrativa”. Giovanni è vedovo, per questo motivo vive con la figlia Carmela che ci rivela: “è bellissimo vivere con mio padre perché è un brav’uomo, anzi bravissimo. Non crea disturbi, è lucido e autonomo in tutto. Poi se devo dire la verità, è più di aiuto lui a me che viceversa, dato che è lui a ricordarmi quando prendere le medicine! L’unico difetto che ha , se così possiamo dire, è che durante il giorno, non avendo molto da fare, dorme molto e per questo poi la notte va girando avanti e dietro per casa. Per il resto è molto tranquillo e socievole, solo la sera verso le sette accende la televisione per guardare il programma di Carlo Conti, “l’Eredità”. Gli altri due figli sono Vincenzo e Nicola e vivono entrambi a Torino. Tornato a casa per l’occasione, Nicola che è il più piccolo ed ha 70 anni dice: “è bello vedere mio padre star bene a 100 anni. Chiunque a vederlo gli darebbe molti anni in meno e invece lui è li, pronto a festeggiare i suoi 100 anni serenamente”. In effetti Giovanni è un signore che non solo è arrivato (per il momento) a 100 anni, ma se li porta anche bene ed allora non potevamo che sfruttare l’occasione per farci raccontare il suo segreto:
Giovanni siamo arrivati a 100 anni, come si sente?
Bene, non mi posso lamentare.
Che sta bene si vede, sembra averne almeno una ventina in meno.
Si, così dicono.
Domani (oggi) compierà 100 anni, cosa si prova nel festeggiare la doppia cifra?
Sono felice e auguro anche voi tutti di arrivarci e anzi superarli. Ma a dire la verità i 100 anni li ho compiuti qualche giorno fa.
E come mai festeggia il 30 Giugno?
Perché io sono nato il 26 Giugno però i miei genitori sono andati ad iscrivermi il 30. A quei tempi c’era sempre da lavorare e raggiungere l’ufficio non era facile. Sono andati appena hanno potuto.
Ma qual è il suo segreto per stare così bene a 100 anni?
Non ho segreti. Io mangio, bevo e dormo.
Non è che ci nasconde la verità?
No, no. Durante il giorno, se non piove, cammino un po’ all’aria aperta, altrimenti sto a casa.
A tavola cosa le piace mangiare?
Io mangio tutto, pure le pietre! Poi quando c’è bevo anche il vino che mi è sempre piaciuto.
In casa ci sono tante foto di lei mentre è nei campi a lavorare.
Se potessi ci andrei ancora. Lavoravo nella masseria dove c’erano molti animali e la terra che comporta tanti sacrifici, ma che regala anche tante soddisfazioni.
Quindi le piaceva il suo lavoro?
Ero conosciuto come il più bravo con il paricchio (lavoro con i buoi). Una volta dei paricchi di 1.000 lire, li ho venduti a 250.000 lire.
Per questo la chiamano “Mastrciell”?
No, mi chiamano Mastrciell perché così chiamavano mio padre.
Ma vive da sempre alla “Vallina”?
Sono nato e cresciuto fino a 10 anni a Castronuovo di Sant’Andrea (PZ). Poi i miei genitori si sono trasferiti qui.
Ed ora si ritrova qui con tutta la sua famiglia a festeggiare i 100 anni.
E’ una famiglia numerosa, peccato però che vivono fuori, io li vorrei avere sempre tutti qui.
Già lei è trisnonno.
Ho tre figli, diciotto nipoti, ventidue bis-nipoti e tre tris-nipoti.
In pratica cinque generazioni.
Io sono il più grande, mentre mia nipote Martina (in braccio nella foto) è la più piccola.
Allora non ci resta che festeggiare.
Sono felicissimo, ringrazio tutti quelli che hanno voluto organizzare la festa e ringrazio anche voi che siete venuti qui per farmi questa intervista. Siete tutti invitati, chi vuole può venire alla Vallina per festeggiare il mio compleanno.
Siamo noi a ringraziarla e a darle appuntamento anche per gli anni a venire.
“I fìn a quann dìc u sìgnor, so qua”.

Carlino La Grotta




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