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Arresto sacerdote: comunicato del Vescovo Mons. Francesco Nolè |
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21/04/2015 |
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Don Antonio Calderaro, parroco della chiesa di San Giuseppe, a San Costantino di Rivello, è stato sospeso "a divinis" ed esonerato dalle funzioni e da ogni attività sacerdotale dal vescovo della Diocesi di Tursi-Lagonegro, monsignor Francesco Nolè, il quale ha conferito l'incarico all'avvocato Nicola Gulfo "per l'esperimento di ogni azione a tutela dell'immagini della Diocesi medesima".
Ecco il comunicato del Vescovo:
Profondamente sorpreso e addolorato dalla notizia del fermo giudiziario di don Antonio Calderaro, accusato dell’ignobile e umiliante reato di abuso su minore, il primo pensiero di richiesta di perdono e di sostegno morale e spirituale va alla vittima e alla sua famiglia, riservandomi di incontrala al più presto per una vicinanza più concreta e solidale.
Mentre auspico e prego il Signore perché don Antonio possa dimostrare presto e in modo completo la sua estraneità alle accuse rivoltegli, affermo la mia piena fiducia e collaborazione con la Magistratura perché possa fare chiarezza sulla vicenda in maniera completa e rapida.
Invito i Cristiani della Diocesi a pregare per la vittima e la sua famiglia, per don Antonio Calderaro e per tutti noi Sacerdoti, perché il Signore ci mantenga fedeli alla nostra vocazione di servire Lui e i fratelli in comunione tra di noi e con una vita coerente al Vangelo. Dico anche la mia vicinanza orante e paterna alla Comunità di San Costantino di Rivello, anch’essa duramente provata.
A partire da oggi, don Antonio Calderaro viene sospeso a divinis, con Decreto Vescovile ed esonerato dalle funzioni e da ogni attività sacerdotale e, al contempo, viene conferito incarico al legale della Diocesi, Avv. Nicola Gulfo del Foro di Matera, per l’esperimento di ogni azione a tutela dell’immagine della Diocesi medesima.
Nelle prossime ore informerò personalmente le competenti Autorità Ecclesiastiche e la Congregazione della Dottrina della Fede. |
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