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Statuto Regione, lunedì 30/3 incontro pubblico a Senise |
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28/03/2015 |
| Lunedì 30 marzo 2015, alle ore 16,30, nella Sala consiliare di Senise, si svolgerà il settimo incontro pubblico che il Consiglio regionale ha promosso per discutere con i cittadini ed il mondo associativo la bozza del nuovo Statuto della Regione, elaborata dalla prima Commissione con il supporto tecnico dell’Istituto di Studi sui Sistemi Regionali Federali e sulle autonomie locali (Issifra) del Cnr.
“I giorni dello Statuto - La persona, la democrazia, la solidarietà, la sostenibilità: principi e regole della nuova “Carta” fondamentale della Regione” è il titolo di questo ciclo di incontri che si sono già svolti nelle settimane scorse a Potenza, Marsicovetere, Matera, Policoro, Maschito e Rionero in Vulture.
Dopo il saluto del Sindaco di Senise, Giuseppe Castronuovo, sono previsti gli interventi del presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, che aprirà i lavori, del presidente della prima Commissione, Vito Santarsiero, che terrà la relazione, del presidente del Consiglio regionale, Piero Lacorazza che trarrà le conclusioni e dei componenti della prima Commissione Aurelio Pace e Giannino Romaniello (Gm), Vincenzo Robortella e Achille Spada, (Pd), Paolo Galante (Ri), Michele Napoli (Pdl-Fi), Nicola Benedetto (Cd), Francesco Mollica (Udc), Luigi Bradascio (Pp), Francesco Pietrantuono (Psi), Giovanni Perrino (M5s) e Gianni Rosa (Lb-Fdi che presiederà i lavori).
Il testo della bozza del nuovo Statuto è consultabile sul sito internet del Consiglio regionale (www.consiglio.basilicata.it, cliccando alla voce “Parliamo dello Statuto”), è composto da 86 articoli, suddivisi in nove Titoli recanti rispettivamente: I. I principi; II. Istituzioni e società regionale; III. Il Consiglio Regionale; IV. La Giunta; V. La funzione amministrativa; VI. La finanza regionale; VII. Gli strumenti di raccordo istituzionale; VIII. L’Europa e le relazioni internazionali; IX. Disposizioni finali e transitorie. |
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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