HOMEContattiDirettoreWebTvNewsNews SportCultura ed Eventi

 

 

Ermete Realacci:'ecco tutte le criticità della centrale del Mercure'

26/11/2014



Ermete Realacci, Presidente della Commissione Ambiente e Territorio della Camera e Presidente onorario di Legambiente, si è espresso sulla vicenda della Centrale del Merc ure. “Il progetto di conversione della vecchia centrale termoelettrica del Mercure a biomasse- scrive Realacci- continua a presentare non poche criticità, prima tra tutte la effettiva capacità di alimentare con le biomasse locali un impianto ritenuto da più parti sovradimensionato. Certamente alla centrale non basta, infatti, la quantità di legno che può arrivare dal taglio legale legato alla manutenzione dei boschi del Parco Nazionale del Pollino, quantità limitata per ovvi motivi di tutela ambientale. Problematico anche l’approvvigionamento dai territori limitrofi, sui quali sono già presenti altre centrali a biomasse. Proprio per fare luce su preoccupazioni e criticità segnalate da associazioni ed enti locali e per promuovere una puntuale valutazione della compatibilità finanziaria e della sostenibilità ambientale del progetto, anche tenuto conto dell’extra capacità del mercato elettrico nazionale, ho presentato una interrogazione ai ministri dello Sviluppo Economico e dell’Ambiente.
Come si apprende da diverse agenzie di stampa in ottobre è stato firmato l'accordo di compensazione ambientale per la Centrale del Mercure tra l'Enel, le Regioni Calabria e Basilicata, l'Ente Parco del Pollino, Cgil, Cisl e Uil di Basilicata e Calabria ed i Comuni coinvolti dal progetto. Tuttavia, come segnalato da Legambiente Calabria, le ipotesi di prelievo di biomassa vergine dai boschi calabresi per alimentare la centrale del Mercure sono in contraddizione con le Prescrizioni di Massima di Polizia Forestale (PMPF) approvate nel 2013, secondo le quali in mancanza di un Piano forestale regionale i boschi pubblici possono essere sottoposti al taglio una sola volta in un anno solare. Dunque la quantità di biomassa che si può ricavare dalla manutenzione dei boschi del Parco del Pollino è stata stimata in maniera errata, mentre la previsione di nuove aree accessibili al taglio deve considerare una viabilità di accesso al bosco con conseguenti e devastanti opere di sbancamento. Inoltre l’area di approvvigionamento della centrale del Mercure si andrebbe sovrapporre con quelle delle già esistenti centrali a biomassa a di Cutro e di Strongoli. Circostanze queste che fanno supporre un significativo aumento della domanda di biomassa locale e preoccupano considerando che già oggi il Parco Nazionale del Pollino, la più grande area protetta d’Europa, ha visto l’acuirsi di criminali episodi di taglio illegale di alberi secolari. Come se non bastasse numerosi articoli stampa e alcuni sindaci locali segnalano il pericolo concreto di infiltrazioni mafiose che potrebbero inserirsi proprio sulla filiera del legno. Alla luce di tutti questi elementi ho chiesto ai ministri interrogati se siano a conoscenza del progetto e se intendano valutare la compatibilità finanziaria e la sostenibilità ambientale del sopraddetto progetto”.



ALTRE NEWS

CRONACA

19/04/2024 - Truffe agli anziani a Matera, Polizia di Stato arresta due corrieri napoletani
19/04/2024 - Gdf Matera:nascondeva nel furgone 200 grammi di droga.Arrestato 30enne siciliano
18/04/2024 - Proposta No scorie :USL interregionale calabro lucana per l’ Ospedale di Policoro
18/04/2024 - Fardella: 3 denunciati a piede libero per spaccio, indagini in corso

SPORT

18/04/2024 - Distensioni su panca: per il castelluccese Donato, Coppa Italia e assoluti
16/04/2024 - Bernalda Futsal, verso i Play Off. Grossi: “In ognuno di noi c’è una luce diversa''
16/04/2024 - Rotonda, mister Pagana: ‘Il rispetto degli avversari è il miglior risultato’
15/04/2024 - Tricolore Formula Challenge ACI SPORT: a Potenza Coviello tiene le chiavi della città

Sommario Cronaca                                  Sommario Sport

Non con i miei soldi. Non con i nostri soldi
di don Marcello Cozzi

Parlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua



 



Agoraut - Associazione culturale di informazione territoriale - P.Iva: 01673320766 - Copyright© lasiritide.it - Webmaster: Armando Arleo