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Total E&P Italia presenta la prima edizione del “Rapporto Attività 2013” in Basi |
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20/11/2014 |
| Oggi, presso Confindustria Basilicata, presentati per la prima volta anche i risultati dello Studio dell’Università LUISS sugli effetti socio-economici sulla Basilicata generati dagli investimenti realizzati da Total E&P Italia nell’area di Tempa Rossa, inclusi all’interno del Rapporto.
• Progetti di sviluppo sostenibile in favore della comunità lucana per 1,3 milioni di euro, investiti da Total E&P Italia nel solo 2013, in aggiunta all’oltre 1 milione di euro stanziato su base volontaria nel triennio 2010-2012
• Oltre 130 lavoratori nel 2013 sono stati impiegati in maniera diretta nello sviluppo di Tempa Rossa, di cui il 76% lucano, e oltre 240 in modo indiretto (occupazione generata dalla catena di fornitura), di cui lucano è l’83%. Lavoratori che, nei mesi successivi, sono continuati ad aumentare: a settembre 2014 gli occupati diretti sono arrivati a 165 (di cui il 70% lucano), mentre quelli indiretti a 593 (di cui lucano il 66%)
• 54 i giovani, tutti lucani, assunti da Total E&P Italia, che hanno iniziato l’intenso percorso di formazione che, dopo tre anni tra la Basilicata e siti industriali Total all’estero, li porterà a diventare gli operatori del futuro Centro Oli di Tempa Rossa
• Oltre 4.000 ore di formazione erogate sulle tematiche HSE (Salute, Sicurezza, Ambiente) sia al personale Total che a quello dei General Contractors che, per suo conto, operano sul sito di Tempa Rossa
• 7 miliardi di euro la cifra stimata dallo Studio LUISS come impatto economico nominale sull’economia della Basilicata degli investimenti realizzati nell’area di Tempa Rossa: circa 4 miliardi di euro immessi nel sistema economico lucano in modo diretto da Total E&P Italia attraverso tasse, salari, acquisti di beni e servizi, royalties nel periodo 2007-2065, a cui si aggiungono altri 3 miliardi generati dal processo keynesiano di moltiplicazione dei redditi
Questi alcuni dei principali dati illustrati in occasione della presentazione della prima edizione del volume “Total E&P Italia in Basilicata, Rapporto attività 2013”, che raccoglie le attività e le iniziative legate allo sviluppo di Tempa Rossa realizzate dalla filiale italiana del Gruppo Total lo scorso anno, con alcuni flash anche su attività pregresse e future particolarmente significative.
Il Rapporto nasce con l’intento di essere uno strumento fruibile da chiunque, stakeholder e cittadini, attraverso il quale poter comprendere in modo estremamente chiaro e organico tutto quello che Total E&P Italia realizza in terra lucana e, soprattutto, come lo fa. Rispetto della comunità locale, tutela dell’ambiente, salute e sicurezza delle persone, occupazione, crescita economica e sociale del territorio, dialogo costante con tutti gli stakeholder, trasparenza: questi sono i pilastri su cui si basa e intorno ai quali si sviluppa concretamente l’attività industriale di Total E&P Italia in Basilicata e che ha ispirato la realizzazione di questa pubblicazione.
“Con la realizzazione e pubblicazione di “Total E&P Italia in Basilicata, Rapporto attività 2013”, Total rinnova ancora una volta il proprio impegno di trasparenza verso la comunità lucana, all’interno della quale aspira ad integrarsi come attore economico e sociale responsabile e aperto al dialogo. Un impegno che, come testimoniato da questo stesso Rapporto, prende forma in azioni, iniziative, progetti, risultati concreti volti al sostegno e allo sviluppo socio-economico del tessuto sociale lucano, in tutte le sue componenti” – ha commentato Roberto Pasolini, Direttore Commerciale e Comunicazione di Total E&P Italia.
Avviati nell’estate del 2012, nel 2013 sono entrati nel vivo i lavori civili di preparazione del sito su cui sorgeranno gli impianti di Tempa Rossa. Ed è infatti da qui che si entra nel cuore del Rapporto, con la descrizione di tutte le attività in corso, gli appalti affidati, le maestranze all’opera, i lavori di sorveglianza archeologica sul cantiere, le misure adottate a tutela dell’ambiente e per la mitigazione degli impatti, la sicurezza delle operazioni e la gestione dei rischi.
In evidenza anche tutte le iniziative e i progetti di sviluppo sostenibile espressione del dialogo con tutti gli stakeholder e della responsabilità sociale che Total pone al centro dello sviluppo delle sue attività in Basilicata: gli accordi con le Istituzioni locali, come i Protocolli di Legalità, il Tavolo di Informazione Permanente con le amministrazioni locali dei Comuni di Gorgoglione, Corleto e Guardia Perticara, i Protocolli di Intesa con questi stessi per l’implementazione di progetti di coesione sociale e prevenzione del disagio; il supporto alle attività educative e formative attraverso l’Accordo di Partenariato con gli Istituti dei tre Comuni e la collaborazione con l’Università degli Studi della Basilicata; le iniziative per la valorizzazione del patrimonio faunistico-floreale e la tutela della biodiversità, in collaborazione con il Parco regionale Gallipoli Cognato; il supporto allo sviluppo economico delle PMI del territorio attraverso programmi di sostegno all’export e all’innovazione tecnologica, in collaborazione con le Associazioni di categoria lucane; iniziative di conservazione e promozione del patrimonio archeologico, artistico e culturale; strumenti informativi e incontri con la cittadinanza per alimentare costantemente la relazione e il confronto con la comunità locale.
Il Rapporto contiene poi un focus sui risultati dell’impegno profuso da Total a sostegno dell’occupazione regionale e degli investimenti in formazione. Nel 2013, la percentuale degli occupati - diretti e indiretti - provenienti dalla Basilicata si è aggirata intorno all’80% del totale. Un risultato importante, frutto anche del concreto impegno di Total, fin dalle prime fasi del progetto, per mettere le imprese lucane nella condizione di essere competitive rispetto all’esecuzione dei lavori necessari alla realizzazione di Tempa Rossa. Il 2013 è stato anche l’anno dell’assunzione, dopo un processo di selezione di 2.500 candidature, dei 54 operatori, 10 donne e 44 uomini, tutti lucani, a cui affidare, dopo una intensa e qualificata ulteriore formazione della durata di tre anni - da trascorrere tra il Centro di Formazione di Corleto Perticara, impianti Total in Francia e siti produttivi come quelli in Congo e Qatar - la responsabilità di lavorare nel fulcro dell’intero progetto: il Centro di Trattamento degli idrocarburi di Tempa Rossa.
Importante anche l’investimento formativo delle risorse umane. Impegno che non è dedicato solo ai dipendenti Total, ma anche ai General Contractors che, per suo conto, operano sui siti di Tempa Rossa, con un particolare focus sui temi della sicurezza delle operazioni e della tutela della salute. Nel 2013 sono state oltre 4.000 le ore di formazione erogate nelle materie Health, Safety, Environment (HSE): 1.458 le ore dedicate alla formazione prescritta dalla legge, a cui si sono aggiunte altre 2.500 ore erogate sulle Company Rules dettate a livello di Gruppo Total in materia di ambiente e sicurezza, e ancora specifici momenti formativi dedicati alla gestione di situazioni d’emergenza e alle procedure previste dal Sistema MAESTRO adottato da Total E&P Italia.
LO STUDIO “LUISS” SUGLI EFFETTI SOCIO-ECONOMICI GENERATI DAGLI INVESTIMENTI DI TOTAL E&P ITALIA NELL’AREA DI TEMPA ROSSA (2007-2065)
In occasione della presentazione del Rapporto, sono stati per la prima volta presentati anche i risultati dello Studio condotto dal “Centro Studi GRIF - Fabio Gobbo” dell’Università LUISS Guido Carli, che ha avuto l’obiettivo di stimare, attraverso criteri scientifici, le conseguenze socio-economiche sulla Basilicata degli investimenti realizzati da Total E&P Italia nell’area di Tempa Rossa.
Per le caratteristiche industriali, la dimensione degli investimenti e delle royalties che saranno generate dall’attività estrattiva - senza dimenticare i benefici economici e sociali derivanti dalle iniziative di sviluppo sostenibile - la realizzazione e l’entrata in produzione degli impianti di Tempa Rossa sono infatti destinate a produrre effetti consistenti e durevoli sulle dinamiche economiche e occupazionali della regione.
Lo Studio, come numerose altre ricerche dirette a valutare gli investimenti industriali in determinate Regioni e Paesi, si basa sulla stima del cosiddetto moltiplicatore keynesiano, fondato sull’assunto secondo cui la spesa aggregata genera ulteriore spesa, a tutto vantaggio dell’intera economia. Secondo questo approccio, infatti, gli investimenti economici producono sul prodotto interno lordo (PIL) locale effetti diversi, riconducibili a due categorie: gli effetti diretti di reddito e gli effetti moltiplicativi di reddito, generati cioè dalla spesa iniziale. La somma di questi effetti rappresenta l’impatto totale che gli investimenti, come quelli operati da Total E&P Italia in Basilicata, hanno su un sistema economico.
L’impatto economico nominale complessivo che lo Studio stima prodotto dalle attività di Total E&P Italia, per il periodo 2007-2065, si attesta sui 7 miliardi di euro:
• circa 4 miliardi di euro saranno direttamente immessi nell’economia lucana attraverso tasse, salari, acquisti di beni e servizi, royalties e investimenti per lo sviluppo sostenibile: 440 milioni di euro durante la fase di costruzione del sito e degli impianti, e un investimento compreso tra 3.590-3.665 milioni di euro durante quella di produzione;
• 3 miliardi sono invece generati dal processo keynesiano di moltiplicazione dei redditi (ogni euro speso inizialmente in Basilicata è capace di generare 1,7245 euro di reddito addizionale per i residenti nella regione).
La sintesi dello Studio LUISS è contenuta all’interno del capitolo “La Crescita economica e occupazionale generata da Tempa Rossa” del “Rapporto attività 2013”.
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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