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Il CPT di Potenza sull’incidente di Forenza |
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23/10/2014 |
| Il tragico incidente sul lavoro, avvenuto a Forenza, non è il frutto della casualità, ma ancora una volta della mancata sicurezza nei cantieri edili. Questo ulteriore grave incidente è l’ennesimo incidente mortale in un cantiere edile. Tornano le parole di circostanza, di commozione e costernazione per poi sopirsi sino, purtroppo, al prossimo evento. No! non deve andare più così nessuna ragione economica, di crisi ormai permanente del settore, può consentire o giustificare una parcellizzazione del lavoro senza regole e senza tutele, no non deve essere questa la direzione la strada da percorrere. Le responsabilità saranno accertate, ma la ferita resta e resta in un settore che sta dando un enorme contributo di sangue a questo momento storico di profonda crisi. Il CPT ente bilaterale per la sicurezza in edilizia, si pone quale interlocutore esperto per la prevenzione degli infortuni nel settore dell’edilizia, perché si utilizzino nuove e più efficaci pratiche nella cultura della sicurezza , cambi la concezione del lavorare in sicurezza. Il nostro compito istituzionale è quello di dare consulenza e assistenza a rutti gli operatori economici del settore edile, quindi il CPT con la sua struttura tecnica ha la capacità e di intervenire prima per consigliare come si lavora in sicurezza. Urgono politiche per diffondere la cultura della sicurezza che partendo dalle scuole portino nella società il messaggio positivo che sottende dietro il concetto di Lavorare in sicurezza perché aumenti la consapevolezza e la maturità, in tutti noi che nella vita ci troviamo a ricoprire il ruolo di “committente”, per compiere le giuste scelte e valutazioni etiche per, nel commissionare un lavoro edile, andare oltre la cinica richiesta di “sconto”. |
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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